La WADA, attraverso le parole del direttore generale dell’agenzia mondiale antidoping, Olivier Niggli, ha spiegato quale sarò il punto giuridico che sarà discusso al TAS sulla vicenda doping che riguarda Jannik Sinner: “La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano”.
Il tennis è fermo ma di Jannik Sinner se ne continua ancora a parlare. Non tanto per le sue incredibili prestazioni in campo, quanto per la vicenda doping che l’ha visto protagonista nei mesi scorsi. L’altoatesino era risultato positivo a marzo a tracce infinitesimali di una sostanza vietata, il Clostebol. Fu usata dal suo ex preparatore Naldi che di fatto ha contaminato l’azzurro con un messaggio. Da quel momento un tribunale indipendente selezionato dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) stabilì che Sinner non avesse alcuna colpa o negligenza.
Il pericolo di squalifica è stato sventato ma da quel momento in poi è intervenuta la WADA che si è appellata chiedendo una squalifica di un anno massimo due. E così l’agenzia mondiale antidoping ha presentato ricorso davanti al TAS di Losanna. Sinner nel frattempo ha continuato a giocare, vincere e battere record su record. Oggi l’annuncio da parte il direttore generale dell’agenzia mondiale antidoping, Olivier Niggli, all’agenzia di stampa France Presse: “Nella decisione si è ritenuto che non vi fosse alcuna colpa di Sinner – spiega -. La nostra posizione è che esiste ancora una responsabilità dell’atleta nei confronti di coloro che lo circondano. Quindi è questo punto giuridico che sarà discusso al TAS”.
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Fino ad oggi c’era stato silenzio attorno a questa vicenda da parte della WADA che però pubblicamente ha voluto lanciare un messaggio chiaro: “Non contestiamo il fatto che possa essersi trattata di contaminazione, ma riteniamo che l’applicazione delle norme non corrisponda alla giurisprudenza”. Secondo la WADA dunque Sinner è responsabile del suo team e sarà questo l’aspetto che andrà chiarito in maniera definitiva per scegliere ogni dubbio riguardante questa vicenda che di certo ha segnato tanto l’umore del numero uno del tennis mondiale.
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Le parole della WADA sulla data della discussione del caso Sinner
Non si sa ancora quando ci sarà la discussione ma Niggli ha già reso nota una data certa: “Non ci sarà nulla entro la fine dell’anno”. Il TAS sul proprio sito aveva già pubblicato le udienze che si svolgeranno sino all’11 febbraio 2025. Una conferma dunque del fatto che la vicenda riguardante Sinner possa essere discussa solo dopo quella data di febbario 2025.
Non è da escludere però che la vicenda del caso doping dell’altoatesino possa anche essere inserita in un secondo momento in calendario. L’intervento di Niggli si è poi concluso con un appello: “Personalmente, penso che proteggere la reputazione di un atleta debba essere la nostra prima preoccupazione – spiega -. Viviamo in un mondo in cui i social media sono quello che sono e fanno sì che la tua reputazione possa andare in fumo in un lasso di tempo molto, molto breve.”