“Pietro Orlandi ha chiesto al papa di dire a sua madre la verità sulla scomparsa di Emanuela: non può farlo, il papa polacco ha sigillato tutto con un segreto di Stato. Ma io posso dirtene una parte”. Così torna a parlare Ali Agca, dopo aver letto dell’appello a papa Francesco.

A sinistra Emanuela Orlandi, a destra Ali Agca nell’ultimo video.

A qualche giorno dall’appello di Pietro Orlandi a papa Francesco, con il quale il fratello di Emanuela, la quindicenne scomparsa in quella tragica giornata di giugno 1983, ha chiesto di raccontare la verità prima di morire, è arrivata la risposta di Ali Agca. Quest’ultimo, ex Lupo Grigio noto per aver attentato alla vita di Giovanni Paolo II due anni prima, nel 1981, è tornato a parlare del caso di scomparsa e ha provato a fornire una risposta per Pietro: “Papa Francesco non può farlo a causa di Wojtyla. Così sarò io a dirti quello che so”, ha spiegato.

Pietro Orlandi e Papa Francesco.

Pietro Orlandi e Papa Francesco.

Cosa ha detto Ali Agca a Pietro Orlandi

“Ciao a tutti amici italiani. Devo rispondere all’appello di Pietro Orlandi, rivolto a papa Francesco con cui chiede la rivelazione della verità su Emanuela Orlandi. È una richiesta che probabilmente non sarà accolta. Ma io posso rivelare parzialmente la verità”, esordisce nel video.

Dopo aver raccontato per anni che l’adolescente sparita è stata trasferita in un convento, ha deciso di aggiungere un dettaglio, avvenuto cronologicamente prima: secondo Agca, prima di raggiugnere il convento, Emanuela Orlandi avrebbe alloggiato presso una religiosa famiglia reale cattolica che si trova in Europa. 

Emanuela Orlandi, il fratello Pietro a Papa Francesco: “Scriva adesso la verità sulla sua scomparsa”

Emanuela Orlandi a sinistra e un giovane Ali Agca a destra.

Emanuela Orlandi ospite di una famiglia reale in Europa

“Il governo vaticano ha trasferito Emanuela Orlandi nella casa della famiglia reale in Liechtenstein. Per decidere e discutere questo, in Vaticano l’11 giugno 1983 fu organizzato un incontro privato fra il cardinale Agostino Casaroli e il cattolicissimo principe del Liechtenstein, Adamo II”. Facendo una rapida verifica, in realtà, emerge subito che nel 1983 Adamo II, oggi ottantenne, non era ancora re. Fino al 1989, quando è morto, sul trono regnava suo padre, Francesco Giuseppe II, anche dal 1984 ha esercitato la reggenza del Paese in suo nome (comunque un anno dopo l’incontro che lo vedrebbe protagonista secondo Ali Agca, ndr).

Agostino Casaroli ed Emanuela Orlandi

“I reali hanno deciso di ospitare Emanuela Orlandi nel palazzo reale del Liechtenstein, perché cattolicissimi – spiega nel video, girato in automobile, come gli ultimi – La giovane è stata portata da loro nella serata stessa del 22 giugno 1983 dal Vaticano con una grossa macchina nera diplomatica, come ha confessato il cardinale. Difficile che si possa rivelare la verità perché il papa polacco ha messo un sigillo un segreto di Stato (il riferimento naturalmente è a Giovanni Paolo II, ndr)”. Lo stesso papa Wojtyla, però, avrebbe fatto visita ai reali pochi giorni dopo: “Si tratta di un altro fatto importantissimo, avvenuto,  l’8 settembre 1985, nell’anniversario della nascita della Madonna. Lo ha fatto anche per mandare un segno al cielo, oltre che per ringraziare la famiglia reale”, ha spiegato ancora Ali Agca.

Giovanni Paolo II e Pietro Orlandi.

La richiesta di Ali Agca al cardinale: “Dica la verità alla mamma di Emanuela, anche in privato”

Nel corso delle ultime settimane, Pietro Orlandi aveva rivelato che la mamma novantenne sta affrontando un periodo difficile. Aumentano i problemi di memoria, insieme all’età. “Eppure ogni tanto mi guarda e mi chiede se ho trovato Emanuela, se finalmente ho scoperto cosa le è successo”. Dopo aver visto morire il padre, ormai 21 anni fa, ha lanciato l’appello al Vaticano per ricevere risposte, almeno per sua madre.

Un appello che è stato rilanciato proprio da Ali Agca che, invece, chiama in causa altri nomi importanti (e già sentiti nel caso Orlandi) dello Stato pontificio. “Spero che qualcuno in Vaticano, come Giovanni Battista Re, possa confessare questo fatto anche privatamente alla madre – propone Agca, facendo il nome del più anziano fra i cardinali, prima di concludere – Io suppongo che Emanuela Orlandi viva in qualche convento d’Europa, conosciuta come suor Emanuela, ma con un altro nome, perché il governo del Liechtenstein le ha donato una nuova identità documenti con un nuovo nome diverso”.

A destra il cardinale Giovanni Battista Re. A sinistra Emanuela Orlandi.

Ali Agca: “Voglio dire la verità perché sto per morire”

A quaranta anni dalla scomparsa, sono molte le persone che, nel corso di indagini e momenti di stallo, pur avendo avuto talvolta un ruolo centrale nel caso Orlandi, sono morte. L’ultima, ad esempio, è Sabrina Minardi. Ma come lei, anche molte altre, religiose e non solo. “Ho un tumore e voglio liberarmi la coscienza – ha dichiarato invece qualche mese fa Ali Agca – Prima di morire voglio condividere con voi tutto ciò che so sul caso di scomparsa di Emanuela Orlandi”. I suoi video, come in questo caso, sono sempre arrivati tramite il criminologo Riccardo Sindoca: “Chissà se chi ne ha il potere ed il dovere approfondirà anche queste rivelazioni di Agca. Sarebbe un vero ed ulteriore peccato se non fossero davvero approfondite a dovere e non meramente liquidate, senza motivazioni ulteriori a supporto, come mere sue illazioni o altro, no?”, ha commentato quest’ultimo, forse facendo riferimento alla giustificazione della commissione bicamerale d’inchiesta per non convocarlo in audizione.

La figura di Ali Agca, già spesso contraddittoria e dei contorni oscuri, è stata inoltre chiamata in causa recentemente anche da Lele Mora che ha rivelato di conoscere anche lui la verità sul caso, proprio grazie ai racconti di Alì Agca. “Ma io non so chi sia questo tizio che parla a mio nome“, è stata la risposta dell’ex Lupo Grigio.

“Agca riporta date e fa nomi di cardinali. Non sta a me commentare ma almeno non occulto nulla di quanto venga posto a mia conoscenza“, ha aggiunto poi Sindoca. Che sia il caso di cercare di non lasciare scoperta alcuna possibilità in questa lunga ricerca per la verità?

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