Anche l’esercito israeliano ha stigmatizzazato l’azione, dichiarando che chi ha legato l’uomo al veicolo ha agito contro i protocolli delle forze armate e definendola una scelta “contraria agli ordini e alle procedure”. L’Idf ha sottolineato che “la condotta delle forze nel video dell’incidente non è conforme ai valori dell’esercito israeliano e che gli eventi saranno indagati e affrontati”.

Conseguenze immediate

Il palestinese ferito è stato successivamente consegnato alla Mezzaluna Rossa per le cure necessarie. La famiglia di Azmi ha riferito che c’è stato un raid di arresti durante il quale l’uomo è rimasto ferito e, quando hanno chiesto un’ambulanza, l’esercito lo ha preso, lo ha legato al cofano e se n’è andato.

La condanna

Organizzazioni per i diritti umani e gruppi di difesa hanno condannato l’uso del palestinese come scudo umano, definendolo una violazione delle leggi internazionali e dei diritti umani. “Questi massacri e crimini di guerra israelo-americani devono essere fermati. I dollari dei contribuenti americani non dovrebbero essere usati per uccidere, mutilare e affamare civili innocenti. L’amministrazione Biden deve porre fine alla sua complicità in questo genocidio e iniziare a riconoscere l’umanità del popolo palestinese”, ha dichiarato Ibrahim Hooper, direttore delle comunicazioni nazionali del Council on American-Islamic Relations (CAIR).

David Des Roches, professore alla National Defense University negli Stati Uniti, ha sottolineato l’importanza di una risposta adeguata da parte dell’esercito israeliano. “Non è una procedura standard. Spero che le indagini scoprano chi ha commesso questo gesto e spero che venga inflitta una punizione esemplare. Altrimenti, si può sostenere giustamente che tutto ciò si sta evolvendo in politica”, ha detto ad Al Jazeera. “La reazione dell’esercito israeliano a questo sarà molto significativa e, ancora una volta, se i soldati che hanno commesso questo non vengono disciplinati in modo appropriato, si può sostenere che ciò sarà visto come una licenza per altre persone a fare lo stesso”.

Contesto e implicazioni

La violenza in Cisgiordania, già in aumento prima della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, continua a intensificarsi. Raid militari israeliani nelle città e nei villaggi, attacchi di coloni ebrei e scontri mortali sono diventati all’ordine del giorno. Quello che è successo a Mujahed Azmi è l’ennesimo episodio che costringe l’esercito israeliano a fare i conti con la cattiva condotta delle sue truppe.

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