Papa Leone che ferma i carri armati, il pontefice circondato dai bambini, l’invocazione a pregare per la pace. I bambini di tutto il mondo hanno voluto fare il loro personale omaggio a papa Leone nel suo primo mese di pontificato che corre oggi. «Dal Nord al Sud dell’Italia, dalle favelas del Brasile a Gaza, fino alla Polonia. Da ogni angolo del mondo, i bambini stanno inviando i loro disegni a Papa Leone», ha sottolineato padre Enzo Fortunato, presidente del Pontificio Consiglio per la Giornata Mondiale dei Bambini, che ha pubblicato i disegni dei più piccoli sui social.

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Pace invocata, desiderata, attesa

«In quei tratti semplici, colorati, spesso incerti, si legge il grido dell’infanzia ferita, ma ancora capace di sognare. Il tema ricorrente è la pace. Pace invocata, desiderata, attesa. Bambini che si sentono abbandonati, ma che non rinunciano a parlare con il cuore. Un cuore che vede in Papa Leone un riferimento, un volto buono a cui affidare le proprie speranze».

Il Papa che si frappone fra due carri armati per fermarne l’avanzata

Per il frate francescano «colpisce profondamente un disegno: Papa Leone che si frappone tra due carri armati per fermarne l’avanzata. Un gesto potente che racconta meglio di mille parole ciò che questi piccoli ci stanno chiedendo: ’Proteggeteci. Aiutateci a costruire un mondo senza guerre’. È un compito che ci interpella tutti. La voce dei bambini è profezia: disarmata ma profonda. In queste immagini c’è il volto dell’umanità che ancora crede nel bene».

In un disegno il Papa si frappone fra i carriarmati per fermarli

I potenti ascoltino il grido innocente dei bambini

«I disegni – sottolinea padre Fortunato – non sono solo espressioni artistiche. Sono lettere aperte al mondo. Una domanda sorge spontanea: i potenti sapranno ascoltare il grido innocente dei più piccoli? Papa Leone li accoglie con cuore di un padre. Ogni bambino che chiede pace ci ricorda che un futuro diverso è possibile».

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