Mentre le vendite di moda sembrano arrancare sotto il peso della crisi – il presidente di Federmoda Confcommercio Giulio Felloni ha ricordato che negli ultimi 5 anni la spesa delle famiglie italiane in prodotti di moda è calata di quasi quattro miliardi di euro – gli outlet sembrano fare eccezione, anche grazie a una buona quota di acquisti fatti dai turisti. Ma non solo.

McArthurGlen: vendite 2025 in aumento

I Designer Outlet McArthurGlen – quattro in Italia: Serravalle (Al), Noventa di Piave (Ve) , La Reggia (Marcianise, Ce) e Castel Romano (Rm) – hanno registrato un primo semestre 2025 positivo rispetto allo stesso periodo del 2024, con una crescita del 5%, e «i saldi estivi hanno confermato il trend positivo, con un incremento del +9% in affluenza. Il gruppo si avvia così a chiudere l’anno con una nuova crescita rispetto all’esercizio precedente». Merito anche della clientela tra i 50 e i 65 anni: in base ai risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Moda e Generazioni, realizzata da Doxa per McArthurglen, rappresentano quasi la metà (46%) dei visitatori dei quattro centri McArthurGlen in Italia e costituiscono la fascia d’età con la spesa media più elevata. La loro presenza incide in maniera significativa sul valore annuo complessivo, contribuendo per il 40% circa –, pari all’8% in più rispetto alle altre fasce d’età.

Le vendite tax free crescono più della media. Scalo Milano a +66% in un anno

A fare la differenza sono anche gli acquisti da parte dei turisti. Specialmente extra europei. Secondo una rilevazione di Global Blue e Scalo Milano Outlet&M0re, segmento degli outlet sta crescendo velocemente (+9% rispetto al +7% della media nazionale e di Milano) e, forte di una contribuzione alla spesa tax free del 12%, si sta affermando come un canale complementare al centro città. Anche la spesa media negli outlet è in aumento, attestandosi oggi intorno a 1.300 euro (+3%), a testimonianza di un posizionamento sempre più orientato verso un’offerta di fascia medio-alta. Nel primo semestre 2025, in particolare, da Scalo Milano Outlet & More ha registrato un aumento della spesa tax free del +66%, a fronte del +2% di Milano.

Investimenti in servizi, negozi e f&b: Torino Outlet Village, Castel Guelfo e Promos

In linea con questi dati positivi per le vendite, arrivano gli investimenti sui villaggi outlet italiani. Per il biennio 2024-25 proprio McArthurGlen aveva annunciato un investimento da circa 20 milioni di euro sul Designer Outlet di Serravalle (già il più grande in Italia e in Europa), mentre il Torino Outlet Village (gestito da Arcus Real Estate del gruppo Percassi) ha inaugurato lo scorso weekend (25-26 ottobre) la sua nuova veste dopo un ampliamento di 11.000 metri quadrati della superficie commerciale complessiva, salita a 32.000 mq, con circa 60 nuovi nuove insegne per un totale di 140 boutique di brand internazionali nel segmento premium lifestyle. Un progetto da 55 milioni di euro: un investimento notevole, sostenuto dal Fondo Orion con la società Stilo Immobiliare e Finanziaria Spa facente capo al Gruppo Percassi. Un altro dei player del settore outlet in Italia, lo spagnolo Neinver, ha da poco completato il restyling dell’area food&beverage de Castel Guelfo The Style Outlets: la nuova food court è stata inaugurata alla fine di settembre 2025.

Anche Promos, società che in Italia gestisce sette strutture incluso il San Marino Outlet Experience di nuova “acquisizione”, ha annunciato per il triennio 2025/27 progetti di sviluppo per 35 milioni di euro e 24 mila metri quadrati di nuovi interventi, con un incremento del 10% nel numero di nuovi negozi. Anche Promos, che ha una quota di mercato di circa il 30%, investirà nel food and beverage, un segmento chiave nell’esperienza di shopping nei villaggi outlet: ha annunciato tre nuove food court che ospiteranno 30 tra bar e ristoranti al Brenner Outlet (che sarà inaugurata nelle prossime settimane), a Mondovicino Outlet Village e Barberino Outlet.

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