Il testo della manovra arriva in aula alla Camera e dopo le polemiche sui contenuti durante l’esame in commissione, le opposizioni contestano l’assenza del governo.
La seduta viene sospesa, i parlamentari delle minoranze intervengono per stigmatizzare l’accaduto. Tra i banchi dell’esecutivo arriva la sottosegretaria all’Economia Albano, più tardi anche i ministri Ciriani e Giorgetti. Ma per i dem resta inaccettabile la sciatteria istituzionale, senza dimenticare ovviamente di contestare la legge di bilancio nel merito.
Verdi e sinistra protestano invocando ‘soldi per svegliare il governo’ mentre per i 5 Stelle si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento, dopo aver disegnato una manovra di mance.
Anche per +Europa l’assenza segna il limite del rispetto istituzionale. Rimostranze arrivano pure da Azione e Italia Viva, antipasto della spaccatura tra maggioranza e opposizione che nelle prossime ore di voto sulla legge di bilancio a Montecitorio sarà ancora più evidente.