Inter e Juventus sono le società italiane qualificatesi per il trofeo che si disputa in America tra il 15 giugno e il 13 luglio 2025. Dovranno fare i conti con una prescrizione inserita nel regolamento ufficiale Fifa: il comma d che si trova in calce al punto 4.2.

La prima edizione del nuovo Mondiale per Club si giocherà negli Stati Uniti dal 15 giugno al 13 luglio 2025. Un appuntamento che ha sollevato polemiche per la collocazione in calendario (arriverà dopo una stagione lunga e stressante tra campionati, coppe europee e Nations League), alimentato forti dubbi sulla stima degli introiti raccolti e sulla fetta che toccherà effettivamente alle squadre partecipanti. Inter e Juventus sono le società italiane qualificatesi per il trofeo, in quali condizioni ci arriveranno, però, è tutto da scoprire e dovranno (anche) fare i conti con una prescrizione inserita nel regolamento ufficiale Fifa (si tratta del comma d che si trova in calce al punto 4.2) che non lascia molti margini di scelta ai club.

In buona sostanza, ogni formazione è obbligata a mandare in campo la migliore formazione possibile in tutte gli incontri previsti dal calendario del torneo. Qual è la ratio di questa postilla? Far sì che in America ci siano anche (e sopratutto) le stelle delle singole rose, evitando assenze e un turnover forzato. Ne va della risonanza mediatica dell’evento e dello spettacolo, due fattori fondamentali per dare lustro al trofeo che si disputerà con la nuova formula e l’intenzione di fare del Mondiale per Club non più un “semplice” appuntamento da onorare nel corso di una stagione ma un riferimento fisso, quasi fosse il fratello minore della Coppa del Mondo dedicata alle nazionali.

Ecco perché la Fifa s’è premurata di indicare espressamente che “sottoscrivendo l’accordo di partecipazione, ogni club partecipante si impegna automaticamente a schierare la propria squadra più forte durante l’intera Competizione”.

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Il punto del regolamento con l'obbligo per le squadre del Mondiale per Club.

Il punto del regolamento con l’obbligo per le squadre del Mondiale per Club.

Qualcosa, però, non quadra visto che questo riferimento si presta a estensione interpretativa tutt’altro che stringente rispetto alle intenzioni della Federazione e nemmeno è chiaro quali saranno le eventuali sanzioni da comminare verso quei club che trasgrediranno la norma. Altro dettaglio tutt’altro che trascurabile: cosa s’intende con la definizione di “squadra più forte”? E qual è il discrimine tra la necessità del turnover, per ragioni tecniche o di salute, e la volontà da parte dei calciatori di sottrarsi ad alcune o, peggio, a buona parte delle gare tenendo conto della portata degli avversari e della posta in palio? Non essendo possibile normare questa situazione in maniera più rigida, al momento tutto resta vincolato al buonsenso dei singoli.

Quanto agli impegni formali a cui devono sottostare i club, oltre a schierare la migliore squadra possibile, ci sono anche dettagli che fanno riferimento le liste. Ne esiste una preliminare (tra 26 e 50 calciatori di cui almeno 4 portieri) e poi quella definitiva che prevede fino a un massimo di 35 giocatori (di cui almeno 3 devono essere portieri tra i 50 indicati nel primo elenco). Di questi 35 solo 26 (11 titolari e 15 riserve) potranno essere convocati per ogni match.

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