Le azioni di Nvidia sono crollate ieri, lunedì, dopo che la Cina ha dichiarato di aver avviato un’indagine sulla società statunitense di microchip di alto livello per presunte violazioni delle leggi anti-monopolio cinesi. In un breve comunicato stampa con pochi dettagli, i regolatori cinesi sembrano concentrarsi sull’acquisizione da parte di Nvidia di Mellanox, una società di trasmissione dati e reti, per 6,9 miliardi di dollari nel 2019.
Microchip (Gettyimages)
Un microchip sottopelle (VIKEN KANTARCI/AFP via Getty Images)
Fabbrica semiconduttori (Intel.com)
Le azioni di Nvidia sono crollate del 2,6% lunedì. Sono ancora in rialzo del 180% finora quest’anno. Considerata un indicatore della domanda di intelligenza artificiale, Nvidia ha portato il settore AI a diventare una delle più grandi aziende del mercato azionario, poiché i giganti della tecnologia spendono molto per i chip e i data center aziendali necessari per addestrare e gestire i loro sistemi AI.
Una schermata mostra le informazioni sulla banca Credit Suisse sul pavimento della Borsa di New York a New York, New York, USA (ansa)
operatori della Borsa di New York, Wall Street ((ApPhoto))
Nvidia nel mirino di Pechino, al via indagine antitrust
La Cina ha avviato un’indagine antitrust sul colosso americano dei microchip nel mezzo l’aspra competizione con gli Stati Uniti sullo sviluppo delle tecnologie all’avanguardia, a partire dall’intelligenza artificiale. I media statali di Pechino hanno riferito che la State Administration of Market Regulation, l’Autorità antitrust del Dragone, ha avviato nei giorni scorsi un’indagine su Nvidia per presunte violazioni delle regole della concorrenza, precisando che nel mirino erano finiti gli impegni presi dal gruppo californiano durante la sua acquisizione da 6,9 miliardi di dollari di Mellanox Technologies, fornitore israeliano-americano di prodotti di rete.
intelligenza artificiale (pixabay)
L’autorità di regolamentazione aveva approvato l’accordo ma sotto condizioni nel 2020, in merito alla più grande operazione mai effettuata dalla società guidata da Jensen Huang. Operazione utile ad allungare la presa nei mercati dei data center e dell’elaborazione ad alte prestazioni. Nvidia è diventata negli ultimi anni il leader di mercato globale nei chip IA, con le sue unità di elaborazione grafica diventate cruciali nello sviluppo di modelli dedicati all’intelligenza artificiale.
I controlli più severi USA sulle esportazioni della Cina
L’indagine antitrust cinese è arrivata una settimana dopo che Washington ha annunciato controlli più severi sulle esportazioni in Cina di chip avanzati e di attrezzature per la loro produzione, portando Pechino a un’immediata risposta: un embargo sui materiali critici verso gli Stati Uniti alla base delle produzione di chip e di applicazioni militari, quindi segnati dal ‘dual use’ civile e militare.
I titoli del gruppo californiano sono arrivati a perdere oltre il 3% a Wall Street. E la ragione è presto spiegata: la Cina ha contribuito al 15% delle vendite di Nvidia nell’ultimo trimestre, in scia alla domanda dei colossi tecnologici cinesi come ByteDance, Alibaba e Tencent, impegnati a spendere miliardi di dollari per costruire e sviluppare le proprie infrstrutture di intelligenza artificiale.