Nuovo record dell’oro, che quest’anno ha aggiornato il massimo storico del proprio prezzo più di 40 volte: il metallo prezioso a consegna immediata ha toccato i 4.240 dollari l’oncia per poi ritracciare a 4.220 dollari. Una crescita del 60% in dodici mesi e un raddoppio di valore su un periodo di due anni, spinto dalla ricerca di un bene rifugio alternativo ai titoli di stato anche da parte dei grandi fondi di investimento. Ora gli analisti si interrogano sulla possibilità che si avvicini una correzione di rotta al ribasso.

Intanto, sui mercati azionari, le borse europee hanno aperto sotto tono: Milano cede lo 0,1% in linea con Londra e Parigi, Francoforte e Madrid perdono lo 0,4%.

In Asia, mentre sono in netto rialzo Tokyo (1,3%) e Seul (2,4%), si fa notare la debolezza delle borse cinesi, appesantite dalle tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che Pechino ha deciso di inasprire i controlli sulle esportazioni di terre rare e Washington ha minacciato dazi aggiuntivi del 100% sulle importazioni cinesi.

I prezzi del petrolio sono in rialzo – Wti a 58,8 dollari al barile, Brent a 62,4 – in seguito alle dichiarazioni di Trump secondo cui l’India si è impegnata a fermare gli acquisti di petrolio dalla Russia.

Condividere.
Exit mobile version