Prima di salire sul palco del Forum di Assago per il suo concerto, il cantante ha parlato della sua assenza al concerto Per la Pace che si è tenuto lo scorso 23 ottobre: “Forse non mi hanno voluto perché non parlo di guerra in Palestina, ma di genocidio”, ma il suo management spiega il malinteso.
Ghali (Getty Images)
Ieri sera – 28 ottobre – Ghali si è esibito nella sua prima data del suo tour al Forum di Assago, la stessa location in cui, una settimana fa, si è tenuto il concerto Per la Pace – Live contro le guerre, a cui il cantante non ha partecipato. Prima di salire sul palco Ghali ha commentato proprio la sua assenza con tono molto critico: “Non sono stato invitato, forse perché parlo di Palestina, che non è proprio una guerra ma un genocidio”, un concetto che aveva già espresso in una recente intervista a Vanity Fair. In realtà dietro l’assenza del cantante non ci sarebbe nessuna cospirazione, bensì una scelta del management di Ghali che ha affermato che il cantante era stato invitato ma, dato che l’evento coincideva con le prove del tour, hanno deciso di non informarlo.
Ghali sull’assenza al concerto Per la Pace
Il cantante di Casa Mia non si è risparmiato commentando la sua assenza al concerto contro le guerre che si è tenuto lo scorso 23 ottobre, insinuando di non essere stato invitato perché non avrebbe parlato di guerra in Palestina, bensì di un vero e proprio genocidio. In realtà si tratterebbe di un malinteso tra il cantante e il suo management Exit. Dopo l’evidentemente inaspettato commento critico del cantante, Exit ha infatti spiegato che Ghali era stato invitato a prendere parte al concerto, ma questo avrebbe coinciso con le prove del tour. “Abbiamo deciso di non dirglielo per tutelarlo, dato che sta passando un momento particolare”, ha poi aggiunto Exit. Dopo il management anche Friends&Partner, che ha organizzato il concerto, ha confermato che il cantante era stato invitato a partecipare.
Il tour di Ghali, un inno al coraggio
Non ha cantato al concerto Per la Pace, ma al Forum c’è comunque stato per la sua prima data milanese del suo tour 2024. Su quel palco Ghali ha cantato la sua Casa Mia tenendo in mano una bandiera della Palestina. Il suo tour prevede una serie di concerti in cui il cantante mostrerà cosa significa per lui la nuova Italia, una nazione che lui identifica nel suo pubblico: “Basta fare un salto in questo tour per vedere cos’è per me la nuova Italia, basta guardare gli spalti, sarà il riflesso”, ha spiegato il cantante, come riporta Adnkronos. Anche Exit, il management di Ghali, ha dichiarato che questo per il cantante è un momento particolare. “È un tour contro la paura, e cade in un momento difficile della mia vita: ho una pressione come non c’era mai stata per diversi fattori. Sono a celebrare qualcosa mentre nel mondo succedono cose bruttissime, il momento è piuttosto oscuro”. Il cantante, oltre a fare riferimento alla guerra in Palestina e a tutti i temi politici e sociali che più gli stanno a cuore, ricorda anche il recente intervento della madre, operata per un cancro. Quello di Ghali è un inno al coraggio: “Credere in te stesso aiuta e il coraggio è contagioso. Noi siamo i primi a dover credere in noi stessi e a camminare quando si è consapevoli del mondo in cui siamo, dobbiamo scegliere dove stare: se affogare o surfarci sopra. Se riesci a tirare su qualcuno mentre surfi nella merda, bene. L’amore è la soluzione”.