Neymar è tornato al Santos e ha voluto lanciare un messaggio al suo ex allenatore: “In allenamento ho dimostrato di essere in forma per giocare, sapevo che avrei mostrato qualcosa di diverso quando fossi sceso in campo”

C’è stato un grande ritorno a casa per Neymar che dopo tanti anni ha chiuso il cerchio della sua carriera indossando per la seconda volta la maglia del Santos. L’esordio in Brasile è stato emozionante, per lui ma anche per i tifosi che non hanno mai smesso di seguirlo neanche quando era dall’altra parte del mondo. Il rientro a casa gli servirà per ritrovare un po’ di serenità dopo il periodo non bello trascorso in Arabia Saudita, durante il quale non ha praticamente mai giocato a causa di un infortunio.

L’ex Barcellona è rimasto fermo per quasi un anno e non ha mai potuto dimostrare le sue qualità all’Al-Hilal. L’allora allenatore Jesus era stato molto critico con lui e aveva più volte fatto commenti sul suo stato di forma, non in linea con quello della squadra, ma adesso Neymar ha voluto smentire ogni cosa e ha deciso anche di togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo mesi di silenzio.

La rabbia di Neymar contro l’ex allenatore

Intervistato a Caze TV dopo il suo ritorno in Brasile l’attaccante ha voluto rivolgere un pensiero a Jorge Jesus, l’allenatore della squadra saudita. Più volte aveva sottolineato il pessimo stato di forma di Neymar ma stavolta il brasiliano ha voluto dire la sua senza mezzi termini: “Ovviamente ero molto arrabbiato per le parole di Jorge Jesus quando ha detto che non ero nelle stesse condizioni della squadra. In allenamento ho dimostrato di essere in forma per giocare, nelle stesse condizioni degli altri atleti. Quando facevamo l’allenamento di gruppo, ero io quello che prendeva le decisioni, ero io quello che segnava il gol, quindi gli ho messo un sacco di tarli in testa”.

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Ma poi Neymar non va avanti nella polemica: “Non mi piace nemmeno parlarne, di questi argomenti controversi, ma è la realtà. Quando mi ha dato quell’informazione (che ero idoneo a giocare, ndr), sapevo che avrei mostrato qualcosa di diverso quando fossi sceso in campo. Il campo parla. È l’unico posto in cui posso difendermi, entro le quattro linee”. Adesso al Santos svuole dimostrare che è ancora in grado di fare la differenza in campo.

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