Se c’è una certezza nel mondo dello streaming, è che Netflix e Prime Video dominano il mercato. Eppure, i dati del primo trimestre del 2025 raccontano una storia più sfumata: i due giganti restano in cima alla classifica, ma con una leggera perdita di terreno. Secondo i dati di JustWatch, Netflix mantiene il primato con il 28% delle preferenze degli utenti italiani, seguito a ruota da Prime Video al 27 per cento. La distanza tra i due resta minima, ma entrambi hanno perso l’1% rispetto allo scorso trimestre.

Dietro di loro, Disney+ rimane saldamente al terzo posto con un 17% stabile, mentre Now TV scende al 6% (-1 punto percentuale). Apple TV+ e Paramount+ si attestano al 4%, seguite da Infinity+ al 3 per cento. Una piccola sorpresa arriva da Mubi, che raggiunge per la prima volta il 2%, segnale che i contenuti d’autore stanno conquistando una fetta sempre più ampia di pubblico.

Metodologia e prospettive

Le quote di mercato rilevate da JustWatch si basano sull’interesse degli utenti misurato attraverso interazioni con il sito e l’app della piattaforma, come l’aggiunta di titoli alla Watchlist, i clic sulle offerte di streaming e l’uso dei filtri per selezionare le piattaforme preferite.

Questi dati evidenziano una competizione sempre più accesa nel settore dello streaming, dove anche piccoli cambiamenti percentuali possono riflettere tendenze di consumo significative. In questo quadro la Netflix (301,6 milioni di sottoscrittori in totale) fresca di successo della miniserie Adolescence e la Disney+ che in questi giorni festeggia i cinque anni di presenza in Italia (a livello global 124,6 milioni abbonmati alla piattaforma, per una flessione di 0,7 milioni rispetto al Q4 2024), restano saldamente in cima alle preferenze degli amanti dello streaming audiovisivo.

E fuori dall’Italia?

Guardando oltreconfine è possibile scorgere alcune differenze interessanti. In Spagna, Francia e Regno Unito, Netflix è davanti a Prime Video, anche se il distacco varia: nel Regno Unito è di tre punti percentuali (28% contro 25%), mentre in Spagna e Francia il divario è di due punti.

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