backstair / Gioventù Meloniana: inchiesta su giovani di FdI



15 Dicembre 2024



12:54

La premier Giorgia Meloni ringrazia i ragazzi di Gioventù nazionale e attacca l’inchiesta del team Backstair di Fanpage.it ‘Gioventù Meloniana’: “Sono fiera di voi, nessuna gogna costruita sull’errore del singolo spiando la gente dal buco della serratura, contro di voi per colpire me, vi toglie chi siete, siate fieri di voi”.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni chiude la kermesse di Atreju. “Grazie per l’entusiasmo contagioso. Quanta forza ci date, quanto siete belli…”, ha detto aprendo il suo intervento conclusivo alla festa di Fdi.

“Era il 1998, era il Colle Oppio, Atreju era la sfida di una generazione che voleva superare gli steccati dei custodi del Palazzo, una generazione che voleva raccontare il futuro dell’Italia. Nessuno che non sa guardare indietro può avere la pretesa di andare avanti”, ha detto ricordando le 24 edizioni di Atreju organizzate fino ad ora. “Sono impressionata per come avete saputo raccogliere il testimone, è stata un’edizione impeccabile, splendida, l’avete fatta meglio di come l’avevo fatta io. Dimostra che nessuno di noi è indispendabilie, grazie a Giovanni Donzelli e ad Arianna, che in questa sua foga di dover piazzare amici e parenti e gente che non conosce ha trovato il tempo per organizzare Atreju”, ha detto ironicamente.

“E grazie a Fabio Roscani e ai ragazzi di Gioventù nazionale, voglio dirvi ancora una volta che sono fiera di voi e che nessuna gogna costruita sull’errore del singolo spiando la gente dal buco della serratura, contro di voi per colpire me, vi toglie chi siete, siate fieri di voi”, ha detto citando una sua dichiarazione, ripresa anche dal team Backstair nella video-inchiesta Gioventù Meloniana, che grazie alla giornalista di Fanpage.it sotto copertura, Selena Frasson, ha ripreso frasi dei giovani militanti che inneggiavano al fascismo e al nazismo.

“Onoreremo fino all’ultimo giorno il compito che ci è stato dato dagli italiani”, ha detto. “Quella che il mondo vede oggi è un’Italia che torna a correre e a stupire, che da osservato speciale diventa un modello da seguire su molti fronti”.

“La mia personale sfida è fare tutto quello che posso perché gli italiani tornino a credere in loro stessi. Il pessimismo, il provincialismo, il tafazzismo, la tendenza del piangersi addosso sono i principali nemici dell’Italia e noi abbiamo il dovere di sconfiggerli, se non ci crediamo non possiamo farlo”, ha detto ancora la premier.

In un passaggio si è rivolta direttamente alla segretaria del Pd Elly Schlein: “Con questo governo c’è lo stanziamento per la sanità più alto di sempre. Il calcolo non è difficile, si fa perfino senza calcolatrice, che l’ultima volta non è andata bene… L’aumento è di 10 miliardi negli ultimi due anni. Prima dell’arrivo di questo governo, quando c’erano quelli che ora dicono che non spendiamo abbastanza, negli ultimi 4 anni il fondo sanitario era aumentato di 8 miliardi. Con quale faccia dicono che non abbiamo fatto bene? La calcolatrice serve a voi. Non sono neanche 10 miliardi ma 12, perché vanno aggiunti quelli degli accordi di coesione e 750 milioni di euro dalla revisione del Pnrr”.

Quindi l’attacco al segretario della Cgil Maurizio Landini, accusato di voler organizzare “una rivolta sociale”: “Quando loro non hanno argomenti veri per contrastarti, ne usano di falsi. Se non ci sono quelli veri ce li inventiamo, che ci importa… Un po’ lo stesso schema che usa la Cgil per indire gli scioperi generali. Grande rispetto per il lavoro e i diritti sindacali, ma per giustificare il suo incitamento a una rivolta sociale con toni che non hanno precedenti nella storia del sindacato italiano, toni che se avessimo utilizzato noi sarebbero arrivati i caschi blu dell’Onu, Maurizio Landini ci dice che in Italia aumenta il precariato, diminuisce l’occupazione e il potere d’acquisto, ma è esattamente il contrario”.

A proposito dei centri in Albania, ancora vuoti, Meloni ha ripetuto più volte dal palco che “funzioneranno”, perché metterà tutto il suo impegno per combattere “la mafia dei trafficanti”. “In Italia si deve entrare solo regolarmente”, ha aggiunto.

“Mi chiedo se quei giudici si siano interrogati davvero sulle conseguenze delle loro decisioni”, ha detto con riferimento alle sentenze che hanno riportato in Italia i migranti dall’Albania. “I centri funzioneranno – ha scandito – perché io voglio combattere la mafia, chiedo a tutte le persone per bene di aiutarmi a combattere la mafia, non sono io il nemico, io sono una persona perbene”.

“Il punto centrale è la deterrenza, il protocollo con l’Albania è la cosa più temuta dai trafficanti, fermare il protocollo è il favore più grande che possiamo fare a questi criminali. È un punto centrale e fa scuola”, ha spiegato.

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