Navest, una delle principali società italiane operativa nei settori del facility management, dell’energia e delle costruzioni, ha sottoscritto un accordo per l’acquisto dell’85% del capitale sociale di Clean Service, società di riferimento in Emilia-Romagna per i servizi di cleaning nel settore industriale e nei servizi ambientali, con sede centrale a Reggio Emilia e sedi operative a Parma, Modena, Cesena, Piacenza e Mantova.
Fondata nel 1997 da Gianfranco Lusuardi, Clean Service è un’impresa a conduzione familiare affermata nel settore a livello regionale, che conta oltre 100 clienti attivi nel privato e più di 800 collaboratori, con un fatturato in costante crescita negli ultimi anni, stimato a fine 2025 in circa 30 milioni di euro. L’attuale direttore generale, Antonio Morini, resterà socio di minoranza con il rimanente 15% delle quote ed entrerà nel Board dell’azienda.
Il piano di sviluppo di Navest
L’operazione segna un passo significativo nel percorso di crescita di Navest, che nel 2024 ha registrato ricavi netti aggregati superiori ai 142 milioni di euro (+26% sul 2023) e che mira a raggiungere i 250 milioni di euro di ricavi entro il 2027, attraverso un piano industriale focalizzato su sinergie industriali strategiche, innovazione e sostenibilità. Con l’acquisizione del controllo della società Clean Service, il gruppo Navest – nel 2025 – prevede così di superare la soglia dei 170 milioni di ricavi netti.
«L’ingresso di Clean Service nel Gruppo Navest rappresenta un tassello fondamentale nel nostro percorso di crescita: si tratta infatti di un’operazione davvero strategica che ci permette di ampliare ulteriormente l’offerta di servizi del gruppo, includendo anche le attività di cleaning specifiche per il settore alimentare, oltre ai servizi ambientali», ha dichiarato Giuseppe Alesso, amministratore delegato e direttore generale di Navest.
Il piano industriale prevede il raggiungimento di 250 milioni di ricavi nel 2027, un target che, spiega Alesso, «stiamo cercando di anticipare di un anno, con orizzonte quindi al 2026, forti del nuovo business model che abbiamo recentemente definito, che ci posiziona tra i primi operatori del settore in grado di proporre al mercato un approccio innovativo, fondato sui criteri ESG e allineato con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Il nostro obiettivo è quello di proporci come partner strategico per i nostri clienti».