Alla fine Mediobanca se l’è presa Monte dei Paschi. E con lei, Francesco Caltagirone, gli eredi di Del vecchio e il ministero dell’economia. Uno ad uno gli azionisti del nocciolo duro della storica banca d’affari hanno abbandonato la nave, attratti anche dalla nuova offerta in contanti, 90 cent per azione, messa sul piatto da Siena negli ultimi giorni. La riapertura del periodo di adesione dal 16 al 22 settembre potrebbe consentire al monte di salire fino a quel 66,7% che gli permetterebbe di procedere alla fusione attraverso un’assemblea straordinaria. E mettere cosi le mani sulle Generali, di cui piazzetta Cuccia è il primo azionista. Le dimissioni degli attuali vertici di Mediobanca, secondo il Financial Times, sarebbero questione di giorni. Ora Mps dovrà mettere a punto la nuova governance e presentarla alla Banca centrale europea entro sei mesi. E mentre si rincorrono indiscrezioni su chi sarà il nuovo numero uno, cominciaun altro capitolo del risiko bancario: è quello tra Banco Bpm e Credit agricole Italia che secondo indiscrezioni, starebbero valutando un’integrazione. sempre che il governo non intervenga con il golden power.
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