In Croazia-Italia calcio di rigore contro gli azzurri per un tocco di mano di Frattesi in area. La decisione arrivata grazie al Var è corretta, in base al regolamento.

Un episodio da moviola ha improvvisamente acceso Croazia-Italia agli Europei, dopo una prima parte di match tutt’altro che divertente. Il Var ha aiutato l’arbitro a sanzionare un fallo di mano di Frattesi con il calcio di rigore. Un rigore calciato da Modric e parato da Donnarumma, che non ha potuto nulla poco dopo quando il centrocampista da pochi passi ha spedito il pallone sotto la traversa. Polemiche sulla scelta del direttore di gara? Inutili, perché la sua decisione è giusta.

Var decisivo in Croazia-Italia, punito con il rigore un fallo di mano di Frattesi

In avvio di ripresa, azione insistita della Croazia che ha preso fiducia. Kramaric, molto attivo sulla sinistra dopo una serie di finte ha tentato il cross dall’interno dell’area di rigore trovando la deviazione di Frattesi, entrato in campo da pochissimo. Subito grandi proteste dei calciatori croati, mentre l’arbitro ha fatto proseguire. Al termine dell’azione è intervenuto il VAR, con il direttore di gara Makkelie richiamato all’on-field review.

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Quando il direttore di gara si è presentato nei pressi del monitor a ridosso delle panchine, dopo un brevissimo controllo, ha deciso di fare dietrofront fischiando il rigore a favore della Croazia. Poche polemiche e lamentele da parte degli azzurri: in termini di regolamento, la decisione del fischietto olandese è stata corretta.

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Infatti in termini di applicazione delle “leggi del calcio” il fallo di mano di Frattesi è punibile con il calcio di rigore. Il centrocampista dell’Inter ha in torsione aumentato il volume del proprio corpo, seppure in modo non volontario.

Perché il rigore per la Croazia contro l’Italia agli Europei è giusto

Questo infatti recita il regolamento che considera il contatto punibile quando un giocatore: “Tocca il pallone con le proprie mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo. Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani / braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non é giustificabile da tale movimento. Avendo le mani / braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere quindi sanzionato”

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