Al via la nona edizione del concorso Art Bonus. Fino al 14 aprile sarà possibile votare esclusivamente sul sito dedicato, mentre nella giornata del 15 aprile ci sarà il click day sui social per votare i progetti finalisti. L’iniziativa è organizzata dal ministero della Cultura e da Ales, in collaborazione con Promo PA Fondazione – LuBeC, per offrire visibilità e riconoscimento agli enti promotori di raccolte Art Bonus e ai loro donatori, ma anche per promuovere l’Art Bonus verso il grande pubblico come opportunità di compartecipazione al mantenimento e alla crescita dell’identità culturale dei territori e delle comunità.

Due tempi

Sarà possibile votare fino alle 12 di lunedì 14 aprile sul sito Art Bonus tutti coloro che desiderano sostenere con il voto uno o più progetti in gara, tutti realizzati grazie alle donazioni in denaro da parte di aziende, fondazioni e privati cittadini. Il 15 aprile (dalle 8 alle 20) ci sarà il click day per votare sui canali social Facebook e Instagram di Art Bonus i 30 progetti finalisti meglio classificati nella fase precedente (15 per categoria). Due le categorie del premio, “beni e luoghi della cultura” e “spettacolo dal vivo”. Nella prima rientrano progetti di restauro e manutenzione di beni culturali e progetti di sostegno a favore di musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, complessi monumentali; nell’altro caso si tratta del sostegno agli enti e alle attività di spettacolo.

Progetti ammessi

Per ogni categoria vincerà il progetto che avrà ottenuto il maggior numero di voti sommando i voti ricevuti sulla piattaforma Art Bonus e quelli ricevuti sui social. Ammessi al concorso circa 400 progetti che hanno raggiunto il loro obiettivo economico tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 e rispondono a tutti i requisiti previsti dal regolamento. I progetti ammessi sono distribuiti nelle seguenti 17 Regioni: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto.

Il volume delle erogazioni

Tra le novità di questa edizione l’istituzione di un Premio speciale che i promotori del Concorso si riservano di assegnare all’ente la cui raccolta fondi in gara si è distinta per il risultato economico e per l’attività che ha consentito l’ottenimento di tale risultato: una valutazione di qualità sulle raccolte fondi per far emergere e valorizzare le buone pratiche nell’utilizzo della misura fiscale Art Bonus. I dati dell’Art Bonus aggiornati parlano di 2.790 enti beneficiari; 47mila mecenati; 7.300 interventi pubblicati sulla piattaforma. Per 1 miliardo e 61 milioni di euro complessivi raccolti su tutto il territorio nazionale.

Le detrazioni

Si tratta di un credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, quale strumento di sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale, previsto ai sensi dell’articolo 1 del Dl 83/2014. Le erogazioni liberali (in tre anni si detrae dalle imposte il 65% di quanto donato) possono essere destinate a interventi quali la manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica; realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.

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