Il ministero delle Infrastrutture comunica in una nota di aver emanato un decreto che disciplina i contrassegni identificativi per i monopattini elettrici. Si tratta, spiega il Mit, di «una sorta di targa personale».
«Per superare l’attuale anonimato dei mezzi e consentire un controllo più efficace in caso di infrazioni o incidenti – si legge nel comunicato del Mit – la norma prevede che ogni conducente doti il proprio monopattino di un contrassegno identificativo, personale e non trasferibile. Non si tratta di una targa tradizionale né di un sistema di immatricolazione, al fine di evitare oneri eccessivi per i cittadini, ma di un supporto tecnico semplice e leggero da installare fisicamente sul mezzo». Il decreto definisce dimensioni, forma e modalità di posizionamento del contrassegno: dovrà essere applicato in modo visibile sul monopattino, preferibilmente al centro del parafango posteriore, se presente l’alloggiamento specifico, oppure nella parte anteriore del piantone dello sterzo, a un’altezza compresa tra 20 centimetri e 1,20 metri dal suolo.
Il riferisce che «è in corso un confronto con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per definire i costi di produzione, spedizione e prezzo di vendita (IVA inclusa), con l’obiettivo di garantire tariffe sostenibili per i cittadini». «Le disposizioni sul contrassegno – ricorda la nota del Mit – rappresentano un presupposto fondamentale per rendere operativo anche l’obbligo di assicurazione Rca, oltre che per rafforzare i controlli su strada». «In quest’ottica, il Mit ha già richiesto al Ministero dell’Interno e all’Anci i dati relativi alle sanzioni per violazione dell’obbligo del casco, al fine di monitorare l’effettiva applicazione della norma e valutarne l’impatto».
La soddisfazione della Lega
«Dopo l’obbligo del casco, in vigore dal 14 dicembre, arriva ora il decreto che disciplina la targa obbligatoria per i monopattini: una misura di buonsenso che consente finalmente di identificare chi utilizza questo mezzo, soprattutto in caso di incidenti o violazioni del Codice della Strada. Non è accettabile che si possa investire una persona e dileguarsi senza lasciare traccia. L’identificazione è un passo fondamentale per garantire più sicurezza e più giustizia sulle nostre strade. Grazie al ministro Matteo Salvini per il coraggio e la determinazione nel voler mettere fine al Far West urbano causato dall’assenza di regole». Lo dichiarano i deputati della Lega in Commissione Trasporti Elena Maccanti (capogruppo), Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti e Massimiliano Panizzut.