Occorre rendere concreto e reale il diritto alla mobilità, perchè è attraverso di esso che, alla fin fine, si garantiscono tutti i diritti, come «l’accesso alle cure, piuttosto che l’accesso alla formazione, piuttosto che la possibilità di accettare o non accettare un lavoro»: tutto «dipende anche dal tempo necessario a poterlo raggiungere». Per questo, spiega il deputato dem Andrea Casu, il Pd ha depositato in entrambe le Camere una proposta di legge che introducono “Norme per garantire la mobilità degli studenti”, tre articoli che hanno l’obiettivo di estendere a livello nazionale le esperienze positive di finanziamento degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale «già sperimentate in regioni importanti che governiamo, come l’Emilia Romagna, come la Campania», facendo anche tesoro «di tante esperienze che stiamo portando avanti in grandi città: penso a un’iniziativa per studenti portata avanti a Roma e in altre grandi città».
Necessarie coperture per 750 mln di euro
Le misure previste dalla Pdl – in sintesi, contributo fino a 300 euro annui per l’acquisto di un abbonamento al trasporto pubblico locale per il tragitto tra casa e la scuola o l’università e buoni sconti per l’acquisto di biglietti ferroviari per gli studenti universitari fuori sede iscritti ad Atenei a più di 300 km da casa – prevedono 750 milioni di euro di copertura finanziaria.
La sfida, anche su questo fronte, non è facile, ma il nostro, sottolinea Casu, è «il tentativo «di invertire una tendenza: purtroppo oggi assistiamo a sempre più tagli ai servizi di trasporto, a sempre più difficoltà per garantire il trasporto pubblico e il diritto alla mobilità. E invece servono risorse, servono risorse per potenziare questo diritto, per mettere le cittadine, i cittadini, partendo dagli studenti agli anziani, le categorie più in difficoltà, nella possibilità di poter godere del diritto alla mobilità».