Giovedì mattina, i residenti di un sobborgo di Buenos Aires sono stati svegliati da un cattivo odore e, affacciandosi sulla riva del canale Sarandì, hanno visto che il corso d’acqua era diventato completamente rosso.
Il Sarandì costeggia una riserva ecologica e sfocia nel Rio de la Plata, il fiume che è il confine naturale tra Argentina e Uruguay.
Secondo i media locali, il colore potrebbe essere stato causato dagli scarichi industriali provenienti dalle concerie della zona.
Gli abitanti di Avellaneda dicono che molte fabbriche locali smaltiscono i rifiuti tossici nel ruscello che attraversa un’area di lavorazione del cuoio e fabbriche tessili a circa 10 km dal centro della capitale.
Maria Ducomls ha raccontato all’AFP: “Ci ha svegliato il cattivo odore. Di giorno, quando abbiamo guardato questo lato del fiume, abbiamo visto che era completamente rosso, tutto macchiato. Sembrava un fiume coperto di sangue, è orribile”.
Ma non è la prima volta che succede, aggiunge Ducomnls: “L’abbiamo visto verdastro, rosa, violaceo, con una patina di grasso che sembrava olio, marrone come il cemento che sembrava di poterlo attraversare a piedi”.
Il comune e il ministero dell’Ambiente hanno aperto un’indagine e le autorità locali hanno prelevato campioni di acqua per analizzarli.
In serata, il colore dell’acqua aveva perso parte della sua intensità, ha riferito l’agenzia di stampa France Presse.