I mercati aprono il mese di dicembre in modo debole, in attesa delle decisioni di politica monetaria in arrivo la prossima settimana, quando la banca centrale americana dovrebbe tagliare i tassi – secondo le previsioni degli investitori – di 25 punti base.
In apertura di contrattazioni Milano, Francoforte e Parigi cedono oltre mezzo punto percentuale, Londra e Madrid lo 0,2%.
La borsa di Tokyo ha segnato un calo dell’1,87% dopo le parole del governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda su un possibile aumento dei tassi a breve termine, che hanno spinto i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi ai massimi degli ultimi 17 anni.
Le borse cinesi sono invece salite, Shanghai dello 0,65% e Hong Kong dello 0,51%, nonostante i dati Pmi inferiori alle attese, con manifattura e servizi in contrazione.
Intanto il prezzo del petrolio è in rialzo quasi del 2%, dopo che l’Opec+ ha deciso di lasciare invariati i livelli di produzione per il primo trimestre del 2026, in vista dei possibili sviluppi in Ucraina.
La bassa propensione al rischio spinge al rialzo l’oro, oltre 4.240 dollari l’oncia, e al ribasso di circa il 5% il bitcoin a 86.470 dollari.
