«Abbiamo affrontato la questione della responsabilità degli amministratori locali per non lasciare i nostri sindaci in balia della cosiddetta paura della firma. Abbiamo fatto nostra una storica battaglia dell’Anci e approvato un pacchetto di norme che garantisce regole certe a chi vuole fare il suo lavoro. C’è chi ha sostenuto la necessità di un intervento del genere e poi, diciamo così, ha cambiato idea. Ma io penso che fosse una cosa giusta. La rivendico, perché serve ad assicurare serenità a chiunque intenda operare nella legalità, senza rischiare lunghi e disonorevoli processi per le persone perbene». Così la premier Giorgia Meloni in videocollegamento con l’assemblea dell’Anci in corso a Torino.

Meloni: su fase 2 Pnrr non possiamo permetterci errori o ritardi

La premier ha poi ricordato che «i Comuni avranno un ruolo cruciale nella fase due dell’applicazione del Pnrr che è una fase fondamentale, forse la più importante di tutte, nella quale non possiamo permetterci errori e ritardi. Anche per questo abbiamo istituito una cabina di regia per mettere tutti i soggetti coinvolti attorno allo stesso tavolo, per risolvere subito i problemi»

«Profonda indignazione per attacchi a base Unifil»

Meloni nel suo intervento ha aggiunto inoltre di aver appreso «con profonda indignazione e preoccupazione la notizia dei nuovi attacchi subiti dal quartier generale italiano di Unifil nel sud del Libano, che hanno causato anche il ferimento di alcuni nostri militari impegnati in missione di pace». E ha aggiunto: «Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l’attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano. Ribadisco ancora una volta che tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili»

«D’accordo con Mattarella, Comuni simbolo unità nazione»

«I Comuni, come ha giustamente ricordato il presidente Mattarella, sono il simbolo della libertà e dell’unità della nostra nazione. Sono ovviamente d’accordo con il capo dello Stato. Mi permetto di aggiungere un elemento di riflessione: i Comuni sono il motore della coesione, la cinghia di trasmissione che tiene viva la connessione tra istituzioni, comunità locali e cittadini. Senza i Comuni, I’Italia non esisterebbe» ha detto ancora la presidenza del Consiglio.

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