A pari merito con il ‘Craxi I’, 1.093 giorni, alle spalle del ‘Berlusconi II’ e del ‘Berlusconi IV’, il governo di Giorgia Meloni consolida un nuovo traguardo: è il terzo esecutivo più longevo della storia repubblicana. Sono trascorsi quasi tre anni – mancano poco più di due giorni per l’esattezza – da quando la leader di Fratelli d’Italia ha vinto le elezioni e si è insediata a Palazzo Chigi. Un “successo”, in un Paese capace di esprimere 68 governi in 79 anni. In termini finanziari, un esecutivo stabile premia. Insieme a politiche prudenti, il giudizio delle agenzie di rating è migliorato: S&P così come Moody’s e Fitch hanno promosso l’Italia, ultima Dbrs Morningstar ha alzato il rating da ‘BBB’ ad ‘A con trend stabile’.

Numeri che potrebbe dir poco a chi non mastica la materia. Invece per gli investitori è un dato ragguardevole. Ma in questi giorni a segnare un nuovo scontro con l’opposizione, in particolare con la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, è l’ordigno piazzato sotto l’auto del nostro collega Sigfrido Ranucci. Intervenendo al congresso del Partito del Socialismo Europeo (Pse) ad Amsterdam, la leader dei democratici ha parlato di “democrazia a rischio” in Italia, facendo riferimento alla bomba fatta esplodere davanti casa del giornalista. 

Elly Schlein, Giorgia Meloni (Ansa)

19/10/2025

“La settimana scorsa, a Firenze, la presidente del Consiglio del mio Paese ha dichiarato che le opposizioni sono peggiori dei terroristi. E nello stesso tempo, in questo clima di odio, voglio esprimere la mia solidarietà a uno dei più noti giornalisti d’inchiesta italiani. La democrazia è a rischio, la libertà di espressione è a rischio quando l’estrema destra è al governo” ha dichiarato la segretaria. Parole che non sono piaciute alla premier che ha scelto i social per rispondere: “Vergogna, Elly Schlein, che vai in giro per il mondo a diffondere falsità e a gettare ombre inaccettabili sulla Nazione che, da parlamentare della Repubblica italiana e leader di partito, dovresti rappresentare e aiutare” si legge sull’account X di Giorgia Meloni.

Oltre ai recenti e deprecabili fatti di cronaca – che hanno trovato solidarietà trasversale – a dividere governo e opposizione sono le riforme istituzionali. Divisive restano il “premierato”, definitivo dalla stessa premier “la madre di tutte le riforme”, e la “separazione delle carriere”. Poco – se non verbalmente – si conosce della legge elettorale: si parla di “eliminare i collegi uninominali” virando verso un sistema simile alle regionali, cioè un proporzionale con premio di maggioranza, indicando probabilmente il nome del candidato premier sulla scheda.

Giorgia Meloni e Donald Trump

Giorgia Meloni e Donald Trump (Ansa)

“Secondo me Meloni viene apprezzata in Italia e all’estero perché è brava” ha detto l’ex premier Mario Monti, che a Chigi è rimasto poco più di 500 giorni. Nonostante una diffidenza iniziale, Meloni ha fatto breccia all’estero. Basta ricordare gli elogi del The New York Times, di Politico nel 2024: “Meloni è la persona più potente d’Europa”. E proprio all’estero, la premier ha costruito la sua immagine da leader. A cominciare dal suo rapporto con Donald Trump, considerato subalterno dagli avversari politici. Invitata, Meloni non ha potuto partecipare al gala per il 50esimo anniversario della National Italian American Foundation (NIAF): l’organizzazione di italoamericani nata nel 1975. 

In un videomessaggio Meloni ha ricordato la solidità dei rapporti tra Italia e Usa e sottolineato che “una parte importante del nostro Pil è proprio lì a Washington. I vostri antenati – ha aggiunto – non sono semplicemente arrivati in America, ma hanno dato il loro contributo a costruire l’America di oggi. Insieme, gli Stati Uniti e l’Italia non sono solo alleati. Siamo i due pilastri del mondo libero” citando in alcuni passaggi la cultura ‘Woke’, “divisiva”, e il ‘Columbus Day’, “Da non cancellare”.

E non è tardato ad arrivare un commento di Donald Trump che ha postato un video di 21 secondi di Giorgia Meloni sul suo social Truth e riposta un tweet di LynneP in cui la premier viene lodata.  

“Giorgia Meloni sfida l’Ue e cerca di ottenere un accordo commerciale diretto con Trump. Ben fatto Meloni. E’ una mossa brillante”, è il post di LynneP accompagnato da un altro filmato.

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