Il presidente americano Donald Trump «ha perso la pazienza» con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e ha deciso di procedere con le proprie iniziative in Medio Oriente «senza Natanyahu». È quanto scrive il quotidiano Israel Hayom, citando due fonti della cerchia di Trump, a pochi giorni dall’inizio del viaggio del presidente americano in Arabia Saudita, Emirati arabi uniti e Qatar.
Secondo le fonti, Trump vuole «prendere decisioni che ritiene possano promuovere gli interessi americani, in particolare per quanto riguarda l’Arabia Saudita e gli Stati del Golfo». Nella ricostruzione del quotidiano, «Israele avrebbe dovuto partecipare ad alcune di queste iniziative», ma «secondo Trump, Netanyahu sta ritardando l’adozione delle decisioni necessarie». In questa situazione, ha aggiunto Israel Hayom, il presidente americano «avrebbe deciso di procedere senza la partecipazione di Israele». Giovedì l’agenzia di stampa Reuters ha riferito che Washington non starebbe più ponendo come condizione per una cooperazione sul nucleare civile con Riad la normalizzazione dei rapporti dell’Arabia Saudita con Israele.
Consiglio Supremo di Difesa italiano: «crisi umanitaria senza precedenti a Gaza»
«In Medio Oriente, l’interruzione del cessate-il-fuoco a Gaza suscita forte preoccupazione. I feroci attacchi terroristici di Hamas contro inermi cittadini israeliani del 7 ottobre 2023 hanno innescato una spirale di inaudita violenza causando migliaia di vittime e una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza, incendiando l’intera area, in un conflitto che si è esteso ben oltre il territorio palestinese e destabilizza l’intera area del Mediterraneo allargato. L’Italia ritiene indispensabili il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, la immediata e duratura cessazione dei combattimenti, la liberazione degli ostaggi ancora crudelmente nelle mani di Hamas, il ripristino urgente da parte di Israele delle condizioni che consentano l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza». È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio Supremo di Difesa (CSD) diffuso dal Quirinale al termine di una riunione svoltasi giovedì.
Tajani: «Per Gaza sosteniamo piano egiziano»
Interpellato da SkyNews24 sul piano israeliano per occupare la Striscia di Gaza, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che «l’Italia si riconosce nel piano egiziano accettato da tutti i paesi arabi, che prevede due popoli due Stati».
Alla domanda sul silenzio europeo verso Israele di fronte a quanto accade nella Striscia di Gaza il ministro ha risposto che «non si tratta di alzare la voce, ma di ottenere dei risultati», ossia «arrivare intanto a un cessate il fuoco, liberare gli ostaggi, e permettere alla popolazione di ottenere tutti gli aiuti di cui ha bisogno».