La scelta di un corso di laurea in ambito scientifico è più diffusa tra gli studenti diplomati a Parma, Lecco, Prato, Alessandria e Fermo. Sono queste le prime cinque “culle” di futuri laureati iscritti a percorsi Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), discipline di studio che secondo le statistiche di Almalaurea offrono le maggiori chance sul piano occupazionale (pari al 90,1% per le donne e al 92,6% per gli uomini, a cinque anni dal titolo).
In queste province si incontra una maggiore incidenza di studenti universitari diplomati sul territorio (quindi, con tutta probabilità, qui nati e cresciuti) che hanno scelto un corso tra Scienze, Matematica, Ingegneria o Informatica: rispetto al totale dei diplomati della provincia che hanno scelto di proseguire gli studi, il 28-29% ha optato per materie scientifiche, rispetto a una media nazionale del 24 per cento. Dal lato opposto si incontrano i ragazzi diplomati a Bolzano, Sassari, Nuoro, Enna e Aosta: tra di loro si rilevano meno preferenze per le discipline Stem e l’incidenza di questa scelta si ferma sotto il 18 per cento.
Le statistiche degli iscritti e i gap territoriali
La classifica provinciale sulla provenienza degli studenti universitari che studiano materie scientifiche è stata elaborata dal Sole 24 Ore del Lunedì a partire dalle statistiche del Mur sugli iscritti nell’anno accademico 2023/2024 per gruppo disciplinare, in base alla provincia dove è stato conseguito il diploma di scuola superiore.
La scelta, dunque, risulta più frequente tra chi proviene da alcuni dei territori più industrializzati del Paese. A indagare i fattori che incidono nella preferenza di un corso scientifico è stata anche una recente ricerca condotta dall’università di Udine, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con dati raccolti tramite questionari tra novembre e dicembre 2023. «Iscriversi a un corso Stem è la risultante di una storia di vita», hanno raccontato nello studio i due ricercatori Alessio Fornasin e Laura Pagani. «La scelta dipende in larga parte, dalla scuola superiore».
In questo senso si ricorda, tra le altre, l’esperienza del Liceo Steam International Adriano Olivetti di Parma. Oppure le iniziative del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, che ha di recente promosso la seconda edizione del progetto di orientamento attivo PoliStem per avvicinare le nuove generazioni alla scienza e alla tecnologia coinvolgendo – con laboratori – 41 studenti delle classi seconde della scuola secondaria. A incidere nella scelta è poi l’offerta di corsi di laurea presente sul territorio: a Parma se ne contano ben 34 in ambito Stem su 99 attivi. Tra le docenti in cattedra, l’ateneo parmense vanta anche il nome di Cristiana De Filippis, una tra le più note scienziate italiane di fama internazionale.