“Io non sono abituata a giudicare quello che fanno i leader e i presidenti delle altre nazioni; credo che sia ovvio che Trump a volte, in termini di comunicazione, le spari grosse, ma forse è una tecnica e poi dobbiamo vedere quali saranno i risultati”. In ogni caso, “non mi sembra giusto intervenire a gamba tesa con giudizi su un presidente degli Usa che è un nostro alleato con il quale, a prescindere da chi è il presidente, dobbiamo avere rapporti assolutamente buoni, anzi direi ottimi, di collaborazione”. Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè, a margine dell’evento ’Futuro Direzione Nord’, in corso a Milano, ha risposto a chi le chiedeva se condividesse le preoccupazioni di Marina Berlusconi sul presidente Donald Trump.
Le dichiarazioni tranchant di Marina Berlusconi su Trump
Ma cosa aveva detto Marina Berlusconi? Tranchant le sue parole dell’8 maggio sul presidente Usa: «Sono preoccupata in generale per quello che Trump fa. E obiettivamente quelle che erano solo preoccupazioni fino a poco tempo fa, durante la campagna elettorale, si sono purtroppo trasformate in realtà» aveva affermato la presidente di Fininvest e di Mondadori. ”Sono bastati davvero pochi giorni, stiamo parlando dei primi 100 giorni, per far vacillare quelle che erano le certezze su cui era stato costruito l’ordine politico ed economico del dopoguerra e per infliggere obiettivamente un colpo durissimo alla credibilità dell’America e quindi dell’Occidente”, aveva aggiunto a margine dell’apertura della libreria Rizzoli nella Galleria Vittorio Emanuele di Milano.
«L’America non è solo Trump»
“E’ stata aperta una ferita profonda per la loro credibilità che non sarà facile da far rimarginare. Bisogna sperare che Trump sia costretto come sta accadendo dai problemi, dai danni provocati dalle sue decisioni, a rivedere un po’ tutto e a fare marcia indietro e sta succedendo” aveva spiegato ancora Marina Berlusconi. “Ma non bisogna mai dimenticare che l’America è sempre l’America. L’America non è solo Trump: gli Stati Uniti sono molto di più, sono e devono restare il faro del mondo libero e democratico e nemmeno questo periodo così difficile, così complicato, per certi versi così buio, può e deve mettere in discussione il loro ruolo” aveva concluso la presidente di Fininvest e di Mondadori.