In Senato proseguono le audizioni sulla legge di Bilancio
Uil: bene su contratti. Criticità su fisco, sanità, pensioni
“Questa manovra economica segna, per la prima volta, un riconoscimento concreto del valore economico, sociale e politico della contrattazione collettiva, collegando in modo diretto lo strumento fiscale ai rinnovi contrattuali. È un fatto positivo, frutto del confronto tra Governo e parti sociali, che accogliamo con favore. Tuttavia, presenta notevoli criticità nei capitoli relativi a fisco, pensioni e sanità, con rischi per l’esercizio di tutele e diritti delle persone”. Lo ha detto il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, nel corso dell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio.
“L’articolo 4, che prevede la detassazione dei rinnovi contrattuali e la riduzione dell’imposta sui premi di produttività, va nella direzione che la Uil chiede da anni: sostenere i salari attraverso la contrattazione. Ora – ha precisato Biondo – serve renderla una misura strutturale e circoscritta ai contratti sottoscritti dalle parti sociali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ed estendere la soglia di reddito fino a 40 mila euro, oltre a recuperare i ratei del 2024 ed estendere questa misura anche al pubblico impiego. Inoltre, è necessario, da un lato, rafforzare la contrattazione di secondo livello, ancora troppo debole nelle piccole imprese e, dall’altro rendere strutturali tutele come la Cigs per cessazione”.
Cgil: torna l’austerità. Colpiti salari, pensioni e sanità
Una manovra che segna il ritorno all’austerità con un miglioramento del quadro di finanza pubblica pagato da lavoratori dipendenti e pensionati che “non solo hanno vissuto un brutale impoverimento a causa di una inflazione da profitti, lasciata completamente libera di scaricarsi sulle loro spalle ma hanno anche subìto tutto il drenaggio fiscale conseguente alla mancata indicizzazione dell’Irpef all’inflazione”. Lo ha detto il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, nel corso dell’audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla legge di bilancio. I salari, sottolinea la Cgil, hanno subito perdite nell’ultimo triennio “ben superiori ai vantaggi ottenuti con gli interventi realizzati sull’Irpef, sulla decontribuzione e sulla sua successiva fiscalizzazione”.
“Quanto riconosciuto con una mano è stato sottratto con l’altra, in una mera partita di giro a saldo zero” ha proseguito Ferrari “oltretutto, le risorse sottratte ”silenziosamente” tramite il drenaggio fiscale non solo non sono state restituite, ma non sono state neppure destinate, né lo saranno, alla spesa sociale”.
Le audizioni di oggi
Dopo giorni di scontri in maggioranza – e non solo – ha preso il via la sessione di Bilancio in Parlamento. Che si è aperta con una raffica di audizioni. Un lavoro preliminare che si concluderà giovedì 6 novembre, con l’audizione del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti davanti alle commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera. Saranno quattro i relatori per la legge di Bilancio in Senato, uno per ogni componente della maggioranza di centrodestra – Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Civici d’Italia-Udc-Noi Moderati – e l’ufficializzazione, secondo quanto viene confermato, dovrebbe arrivare al termine del giro di audizioni.
Oggi, martedì 4 novembre, la seconda tornata di audizioni. Tra gli auditi, i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Cisal e Usb), Confindustria, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, Cna, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Copagri, Ance, Confedilizia e Ania.










