Ancora all’esame della commissione Bilancio della Camera il testo della Manovra, l’obiettivo è arrivare a conferire il mandato al relatore entro domani martedì 17 dicembre prima delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Il Governo punta al via libera alla Camera il 20, probabilmente con il voto di fiducia. Al momento fonti parlamentari escludono l’ipotesi di portare in Aula la legge di bilancio senza mandato al relatore e quindi, se non si completasse domattina l’esame degli emendamenti, i lavori proseguirebbero. Se invece la commissione Bilancio concludesse i lavori domani entro le 9.45, si ragiona fra i parlamentari di maggioranza, mercoledì la manovra approderebbe in Aula e l’eventuale questione di fiducia potrebbe essere posta nel pomeriggio, con la votazione finale ventiquattro ore dopo. Questo pomeriggio alle 18 si terrà una riunione dei capigruppo, da cui sono attese indicazioni sulle tempistiche dei lavori parlamentari.
Il clima in commissione resta teso. PD e Alleanza Verdi-Sinistra hanno protestato per l’assenza, nei fascicoli riformulati dal governo, dei propri emendamenti. “Il metodo è inaccettabile”, ha attaccato Ubaldo Pagano (PD). Dal canto suo, il sottosegretario Federico Freni ha cercato di rassicurare: “Il governo garantisce la tenuta dell’intero impianto della manovra”
Ok al Reddito di Libertà per le vittime di violenza
Tra le proposte approvate oggi spicca il rifinanziamento del Reddito di Libertà, destinato a sostenere l’emancipazione economica delle donne vittime di violenza. Il fondo, incrementato di 1,1 milioni di euro all’anno dal 2025, è stato accolto con un voto unanime. La proposta, avanzata dalle opposizioni, rappresenta un segnale importante nella lotta contro la violenza di genere, ma resta ancora aperta la questione di una sua attuazione più ampia e strutturata. “Viene fatto un piccolo passo in avanti per garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza”, sottolinea Maria Elena Boschi. Non ha avuto la stessa fortuna l’emendamento ribattezzato “legge Griseri”, ispirato vicenda del rider bolognese costretto a lavorare sotto un’alluvione. La misura prevedeva lo stop delle consegne in caso di allerta meteo e l’istituzione di un fondo per compensare i lavoratori – sia autonomi che contrattualizzati – nelle giornate di maltempo. “È una proposta di buon senso e civiltà, ma la maggioranza ha detto no”, ha dichiarato Chiara Gribaudo (PD), promotrice dell’iniziativa, sottolineando come la spesa prevista fosse minima rispetto ai costi di altre misure.
4 milioni di euro ai policlinici per la ricerca
Per incentivare e sostenere attività di assistenza e di ricerca clinica, anche mediante lo sviluppo e l’attuazione di progetti di ricerca innovativi, con particolare riferimento all’acquisizione e all’utilizzo di apparecchiature biomediche di ultima generazione, è autorizzata la spesa di 4milioni di euro per l’anno 2025 e 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, destinato ai policlinici universitari non costituiti in azienda, che operano nel perseguimento di attività istituzionali non in regime di imprese. Lo prevede un emendamento riformulato alla manovra, approvato dalla commissione Bilancio.
Dal Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo alle risorse per la cybersicurezza
Altri emendamenti approvati puntano sul rafforzamento di settori strategici. Il Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo sarà incrementato di 2,5 milioni di euro tra il 2025 e il 2027, destinati a festival e artisti di strada. Parallelamente, cresce il Fondo per le assunzioni di giovani esperti in cybersicurezza, con una dotazione aggiuntiva di 200 milioni nel 2025 e ulteriori risorse per gli anni successivi.
Italia Viva ha ottenuto anche l’istituzione di un fondo specifico per contrastare il reclutamento illegale di manodopera straniera, con particolare attenzione agli ospiti dei centri di accoglienza straordinari. La misura, finanziata con un milione di euro tra il 2026 e il 2027, mira ad influenzare fenomeni di sfruttamento lavorativo sempre più diffusi.
Sul fronte previdenziale, arriva la possibilità per i neo-assunti, a partire dal 2025, di versare contributi pensionistici maggiorati, deducibili al 50%. L’obiettivo è accrescere l’assegno futuro senza però incidere sui requisiti per il pensionamento.
Ok antibiotici ‘reserve’ in Fondo farmaci innovativi
Dal 2025 anche gli antibiotici ‘reserve’, per gli agenti infettivi per infezioni da germi multiresistenti, potranno accedere al Fondo per il concorso al rimborso alle regioni delle spese sostenute per l’acquisto dei farmaci innovativi. Lo prevede un emendamento riformulato alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera. La modifica, che riformula un emendamento di FdI, prevede che dal primo gennaio 2025 “gli agenti infettivi per infezioni da germi multiresistenti già inseriti nel prontuario farmaceutico nazionale, ovvero successivamente a tale inserimento, e classificati come ‘reserve'” o “attivi nei confronti di almeno un patogeno considerato prioritario dall’Elenco ‘WHO Bacterial Priority Pathogens List’, possono accedere al fondo, per un importo non superiore a 100 milioni di euro annui”. Questi farmaci sono soggetti a monitoraggio dei registri Aifa e sono rimborsati dal Fondo nei limiti dello stesso, pari a 100 milioni di euro annui, “fino alla scadenza della copertura brevettuale o del periodo di protezione normativa dei dati”.
3 milioni per le protesi che permettono attività sportiva per disabili
In arrivo un incremento di tre milioni complessivi nel triennio per l’erogazione di ausili e protesi per l’attività sportiva delle persone con disabilità. Lo prevede uno degli emendamenti alla manovra, riformulato e approvato in Commissione Bilancio della Camera, che stanzia 1 milione di euro l’anno per i prossimi tre anni per il Fondo sanitario nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità.
Più fondi a sanità, bocciato l’emendamento unitario delle opposizioni
Bocciato invece l’emendamento alla manovra firmato da tutti i leader delle opposizioni in cui si chiedono tra l’altro più fondi per il finanziamento del Sistema sanitario nazionale con 6.802 milioni di euro per l’anno 2025, 10.578 milioni per il 2026, 11.280 milioni, 12.163, 13.225, 14.398 milioni per gli anni successivi fino al 2030 con risorse prese dai sussidi ambientalmente dannosi. L’emendamento è firmato da Schlein, Conte, Bonelli, Fratoianni, Bonetti, Magi, Braga, Silvestri, Zanella, Richetti, Della Vedova, Furfaro, Quartini.