Arianna Meloni, dal palco di Atreju, paragona gli audio privati diffusi da Report, legati alla vicenda Sangiuliano-Boccia, paragonandoli agli episodi di violenza e violazione della privacy che avvengono tra gli adolescenti.
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Di Marco Billeci e Annalisa Cangemi
Arianna Meloni, sorella della premier, mette sullo stesso piano la diffusione dell’audio della conversazione tra Gennaro Sangiuliano con la moglie, registrata dall’ex collaboratrice dell’ex ministro, Maria Rosaria Boccia, con gli episodi di revenge porn o cyberbullismo, che dilagano tra gli adolescenti, che spesso non hanno un’educazione sentimentale di base.
Sangiuliano e la moglie presentano 2 esposti in procura: chiedono di indagare su audio diffusi da Report
“Ho assistito alla vergognosa trasmissione che ha mandato in onda una telefonata privata tra una coppia di coniugi in un momento difficile della loro vita. Non è violenza questa, non è entrare nella vita persone con un gioco morboso? Quando c’è questo atteggiamento che non ha più limiti, qual è il modello educativo che diamo ai ragazzi? Se una trasmissione della tv pubblica manda in onda un fatto così intimo e doloroso, noi davvero ci vogliamo stupire se un ragazzino mette la sua fidanzata su Tik Tok perché ha fatto un gesto intimo?”, ha detto la capa della segreteria politica e responsabile del tesseramento, nel suo intervento ad Atreju dal palco, riferendosi – senza mai citarla – alla trasmissione Report e alla messa in onda della telefonata tra Gennaro Sangiuliano e Federica Corsini, telefonata che è stata considerata rilevante dal programma tv, ai fini della ricostruzione della vicenda.
Per la diffusione di questo audio, che è ora non si trova più sul sito di Report, i due coniugi hanno presentato due differenti esposti in Procura. Secondo il conduttore del programma, Sigfrido Ranucci, “Gli audio hanno un pregio, vale a dire ricostruire i fatti attraverso le parole dei protagonisti, l’audio ‘incriminato’ non ha nulla di privato, ne ho parlato anche con Sangiuliano, a cui mi lega un rapporto di amicizia, e anche lui non mi ha mai posto il problema”. Ranucci ha ricordato poi che è stato lo stesso Sangiuliano a telefonare all’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, con lo scopo di farle ascoltare quella lite con la moglie, e dimostrare così all”influencer campana di aver ormai le mani legate sulla sua nomina.
Secondo i legali di Sangiuliano però “non potevano non essere già note a Report le circostanze che avevano portato all’illecito ascolto e alla clandestina registrazione da parte della Boccia della privatissima conversazione tra i coniugi, sia perché l’esposto-denuncia è ormai pubblico da tempo sia perché Report era stata tempestivamente diffidata e notiziata in merito”.
“Andava valutata la possibile provenienza illecita della registrazione. La conversazione non rivestiva alcun interesse pubblico tale giustificare una così violenta violazione della privacy”, hanno detto ancora i legali dell’ex ministro.
M5s contro Arianna Meloni
“Chiamata a parlare di violenza sulle donne, Arianna Meloni preferisce attaccare la stampa indipendente, arrivando a definire ‘violenza’ un servizio di Report e chiedendosi ‘quale modello educativo diamo ai ragazzi?’. Forse preferisce il suo modello, quello di una donna arrivata a parlare su un palco in quanto ‘sorella di’? O di Daniela Santanchè, sotto inchiesta per truffa? Il parallelismo che fa con il Revenge Porn poi, che è un fenomeno gravissimo e che non andrebbe banalizzato in questo modo, è semplicemente vergognoso. Ma quanto le ‘brucia’ che ci siano ancora giornalisti con la schiena dritta che fanno il loro lavoro? Perché non dice nulla sul fatto che siamo alla terza legge di bilancio targata ‘Meloni’ (l’altra) senza che venga stanziato un euro per il contrasto alla violenza di genere, se non quelli voluti dalle opposizioni lo scorso anno? Che modello culturale stanno dando in questo modo le due sorelle?”, ha attaccato l’esponente M5S in commissione di vigilanza Rai Dolores Bevilacqua.