Glickman Capital, fondo di privare equity statunitense, ha rilevato la quota di maggioranza di Malo, storico marchio di maglieria d’eccellenza. L’85% dell’azienda è stata ceduta dalla finanziaria Finplace Due, guidata dall’imprenditore veneto Walter Maiocchi, che aveva rilevato l’azienda nel 2018 insieme ai soci Luigino Belloni e Bastian Mario Stangoni per circa 10 milioni di euro. Un’operazione che salvava così il marchio, il laboratorio di Campi Bisenzio, il sito produttivo di Borgonovo Val Tidone in Emilia Romagna, i negozi monomarca e le maestranze, da sempre considerate ricchezza imprescindibile del patrimonio di Malo. Interpellati dal Sole 24 Ore, i vertici del management non hanno rilasciato dichiarazioni.

Glickman è stato fondato da David Glickman, imprenditore proveniente dell’industria hitech e telecomunicazioni. Del suo portfolio, ricco e molto variegato, fanno parte Mint Mobile, cloud per l’intelligenza artificiale, la squadra di calcio britannica del Leeds United, la società di produzione Hidden Pictures, la catena di ristoranti Sant’Ambroeus.

Si tratta dell’ennesimo passaggio di mano dell’azienda, fondata nel 1972 a Firenze, che pur forte di un savoir faire storico non è riuscita a beneficiare di proprietà di lungo periodo: prima dell’entrata di Finplace Due, infatti, Malo era appartenuta per quattro anni al fondo Quadro Capital Partners e ancora prima a Evanthe e a Ittierre.

Nel tempo si erano avvicendate anche diverse direzioni creative, da Gianni Bugli a Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi, fino ad Alessandro Dell’Acqua, Saverio Palatella e Fabio Piras. Nel 2006 fu organizzata anche una sfilata-evento a New York.

Negli anni di gestione di Finplace Due, Malo aveva investito sul rilancio seguendo diversi fronti: la tutela del savoir faire, appunto, riportando in vita lavorazioni manuali molto sofisticate; l’investimento in ricerca tessile, impiegando cashmere e fibre naturali, tutte certificate, come rafia e canapa in inedite combinazioni; nei punti vendita, arrivati a nove con l’apertura della boutique in via della Spiga a Milano circa un anno fa.

Condividere.
Exit mobile version