Se si andasse a votare oggi Fratelli d’Italia arriverebbe primo, con il 29,5%. Segue il PD e M5S. Bene AVS, male Azione e Italia Viva. Sono i dati che emergono dall’ultimo sondaggio dal Barometro Politico di dicembre, elaborato dall’Istituto Demopolis.
Se si andasse a votare oggi, il partito di Giorgia Meloni risulterebbe il più votato d’Italia. Fratelli d’Italia vola infatti al 29,5%, seguito dal Partito Democratico che consoliderebbe la seconda posizione con il 24%. Il Movimento 5 Stelle, invece, otterrebbe l’11,8%. Questi sono i dati che emergono dal Barometro Politico di dicembre, elaborato dall’Istituto Demopolis.
Per quanto riguarda gli altri partiti, Forza Italia di Antonio Tajani e la Lega di Matteo Salvini si trovano in una situazione simile, rispettivamente con il 9% e l’8,7%, mentre l’alleanza Verdi e Sinistra ottiene il 6,4%. Azione si ferma al 2,4% e Italia Viva al 2%. Il vero protagonista è tuttavia, ancora una volta, l’astensionismo: il 40% degli italiani dichiara infatti di non volere partecipare al voto.
Pietro Vento, direttore dell’Istituto Demopolis, commenta i risultati spiegando che, osservando le tendenze annuali dei primi tre partiti, Fratelli d’Italia sarebbe vicino al 30%, con un incremento di circa un punto e mezzo rispetto a dicembre 2023. Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, registrerebbe un aumento di 4 punti, passando dal 20% al 24%. Il Movimento 5 stelle, con Giuseppe Conte alla guida, si attesta poco sotto il 12%, in ripresa rispetto alle elezioni europee, ma ancora lontano dai risultati delle ultime elezioni politiche.
Sondaggi politici, Fdi di Meloni cresce ancora ma il primo partito è l’astensionismo
Nel frattempo, il Parlamento si appresta ad approvare la Legge di Bilancio per il 2025. L’indagine condotta da Demopolis, alla vigilia del dibattito parlamentare, rivela un giudizio contrastante da parte degli italiani, sulla manovra economica del Governo. Solo il 15% valuta la manovra positivamente, mentre il 28% ritiene che sia il massimo possibile, considerando le risorse limitate. D’altra parte, il 44% esprime un’opinione negativa, con un 13% di cittadini che preferisce non esprimere alcun giudizio.
Entrando nel merito delle principali misure previste, il 60% degli italiani apprezza il taglio strutturale del cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti. Quasi la metà degli intervistati valuta poi positivamente anche le politiche fiscali destinate alle imprese e ai lavoratori autonomi. Tuttavia, la manovra non riscuote lo stesso entusiasmo su altre tematiche: dopo la mancata riduzione della seconda aliquota Irpef, solo 3 italiani su 10 giudicano sufficiente la riduzione del carico fiscale sul ceto medio. Inoltre, per oltre il 60% degli intervistati, le risorse destinate alle pensioni minime e ancor di più alla sanità, sono considerate insufficienti.