Da oggi fino a domenica 24 novembre gli iscritti possono votare online sui quesiti per la costituente M5s. Conte avverte: “Mi sembra evidente che se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership, mi farei da parte”.

Si apre ufficialmente la costituente del M5s. Oggi sono chiamati a votare per rinnovare le regole che il Movimento fino ad ora si è dato 88.943 gli iscritti aventi diritto. Sarà possibile votare sui quesiti – che vanno dal limite dei due mandati, al ruolo del Garante, alla questione alleanze e alla scelta di un nuovo nome e simbolo – fino a domenica 24 novembre.

Ieri sera il presidente Giuseppe Conte ha lanciato un video per invitare a votare. Il leader del Movimento parla di “un momento cruciale, che segna il traguardo del lungo e partecipato processo”. Le urne, online, saranno aperte da oggi alle 10.00 a domenica alle 15: poco dopo l’assemblea di Palazzo dei Congressi, all’Eur di Roma comunicherà i risultati della consultazione.

“Sta per scoccare l’ora decisiva – ha detto Conte nell’appello agli elettori pentastellati -. Non perdere questa occasione. Potrai votare per definire le battaglie del Movimento, i nuovi obiettivi strategici. Nessuna forza politica consente ai propri iscritti di decidere quali sono i temi, gli obiettivi da affrontare, da porre al centro della propria azione e li mette in votazione così come è consentito a te. È un momento entusiasmante: cogli questa occasione per contribuire a decidere tantissimi temi e ci sono anche le regole organizzative interne, per rendere ancora più efficiente la nostra azione politica, in particolare sui territori”.

M5s, Gubitosa: “Poteri di Grillo? Un’anomalia. Vuole sabotare la costituente, tra lui e Conte frattura insanabile”

La consultazione durerà ben 77 ore, ma bisognerà tenere d’occhio il quorum del 50% più uno degli aventi diritto, necessario per l’approvazione di alcuni dei quesiti relativi allo Statuto, come quello che prevede appunto il superamento del ruolo del Garante, ora affidato a Beppe Grillo. Proprio per l’importanza del quorum, le informazioni sull’affluenza verranno fornite a più riprese nel corso della votazione.

In un’intervista a Fanpage.it, il vicepresidente del M5s Gubitosa ha risposto ai chi mette in dubbio la trasparenza del processo di votazione: “Forse in passato si cercava di indirizzare la risposta della base con votazioni dall’esito già scontato, ma oggi è in corso un processo che Conte e tutta la classe dirigente non possono in alcun modo influenzare. Sul corretto svolgimento delle operazioni vigila una società esterna e indipendente, quindi non esistono possibilità di influenzare o indirizzare le votazioni in alcun modo”, ha spiegato.

Il meccanismo è tutelato da un notaio garante delle operazioni, hanno spiegato, contattate da LaPresse, fonti del Movimento. Vengono generate delle chiavi crittografate divise a metà, una parte delle quali è custodita dal notaio, mentre l’altra viene usata dagli utenti per votare. Solo al termine della consultazione online, il notaio farà l’upload della sua parte di chiave, per procedere con lo spoglio. Le operazioni sono garantite da SkyVote (società certificata Agid), a cui si aggiunge una società esterna che si occupa del monitoraggio attivo dei sistemi informatici.

Conte mette in discussione la sua leadership

“Mi sembra evidente che se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership, mi farei da parte. Si chiama coerenza”, ha annunciato Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, in un’intervista a Repubblica, in merito al voto per la costituente che definirà il percorso futuro della formazione politica. Per Conte, “se questa scelta di campo progressista venisse messa in discussione, il Movimento dovrà trovarsi un altro leader”.

“Ci teniamo strette le radici, dalle quali discende la radicalità delle nostre battaglie”, ha aggiunto, specificando però che “nel 2021, raccogliendo centinaia di suggerimenti, ho elaborato e messo ai voti una carta dei principi e dei valori approvata a larghissima maggioranza dalla comunità degli iscritti. È un manifesto progressista che marca una distanza netta da questa destra che persegue la frammentazione dell’Italia, la mordacchia ai giudici, l’abbattimento degli equilibri costituzionali con una chiara deriva autocratica”.

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