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I cittadini che, alla stessa data, hanno compiuto almeno 110 anni (supercentenari) sono 19, due unità in meno rispetto all’anno precedente. A conferma della maggiore longevità femminile soltanto uno di essi è di sesso maschile».
Fino a ottobre 2025, il decano d’Italia ancora in vita si conferma, per il secondo anno consecutivo, un uomo residente in Basilicata che ha superato i 111 anni; tra le donne, la decana d’Italia, risiede in Campania e fra pochi giorni spegnerà 115 candeline.
La comunità mondiale della longevità
A studiare e approfondire il tema dell’invecchiamento attivo è la Comunità mondiale della longevità. «In un’epoca dominata dalla medicina d’intervento e dalla ricerca di “cure anti-età” a pagamento, il vero segreto di una vita lunga, sana e in pieno funzionamento ci viene svelato non dai laboratori, ma dalla saggezza popolare di specifiche comunità in tutto il mondo – premette Roberto Pili, medico oncologo e presidente della Comunità mondiale della longevità -: le Blue Zones. Questi territori, da Okinawa alle Barbagie sarde, rappresentano veri e propri laboratori naturali di longevità, dove la centenarietà attiva non è un’anomalia genetica, ma il risultato di stili di vita profondamente radicati, co-evolutivi e sostenibili». In proposito Pili e il gruppo di lavoro con cui porta avanti le ricerche, aggiunge che l’analisi svolta «si propone di superare la semplice elencazione di questi luoghi per estrarre la matrice comune che lega le loro diete, i loro legami sociali e il loro assetto psicologico». I filo rosso che unisce le diverse storie dei centenari passa per stili di vita simili in cui l’alimentazione si sposa con l’essere comunità o avere «una fede».
Il caso Spagna: più longevità, forti divari territoriali
Anche in Spagna l’invecchiamento della popolazione sta assumendo contorni sempre più marcati, con dinamiche che ricordano da vicino il quadro italiano, soprattutto per quanto riguarda le differenze regionali. Nel corso del Novecento la speranza di vita è cresciuta in modo significativo e la tendenza, secondo gli indicatori demografici, è destinata a proseguire anche nel XXI secolo.
L’età media della popolazione spagnola ha raggiunto i 44,2 anni (dati INE), mentre aumenta in modo costante il numero di ultraottantenni e centenari, con una netta prevalenza femminile. Secondo lo studio “Movimiento Natural de la Población / Indicadores Demográficos Básicos” dell’Istituto Nazionale di Statistica (INE), la speranza di vita alla nascita è salita a 81,11 anni per gli uomini (+0,75) e a 86,34 anni per le donne (+0,60), superando per la prima volta questa soglia.