Bugie, omissioni, gare pilotate. Così secondo i pm di Milano gli indagati avrebbero tentato la scalata di MPS a Mediobanca  prima e Generali poi, forse anche grazie all’aiuto di qualcuno al Ministero del Tesoro che nel 2024 aveva venduto il 15% di azioni del Monte dei Paschi con un’operazione in cui gli investigatori ravvisano troppe anomalie. 

A partire dalla società di intermediazione, la Banca Akros, bookrunner del tutto inesperto in operazioni così complesse. Il ministero risponde di aver sempre agito nel rispetto di regole e prassi senza aver subitro ingerenze o interferenze. Restano intanto indagati per manipolazione del mercato e ostacolo alle autorità di vigilanza, l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin, Francesco Millleri e dell’ AD di MPS Luigi Lovaglio che si sarebbero accordati in segreto per portare avanti un’operazione che al contrario doveva esser resa pubblica in tutti i suoi passaggi. 

“Lei ha ingegnato una cosa perfetta” dice Lovaglio al cavaliere Caltagirone invitandolo a quella che definisce la fase 2, ovvero la conquista di Generali . Ma forse così perfetta quella cosa non era se qualcuno si è accorto di movimenti sospetti. 

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