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Notiziario

Il fondo d’investimento del Qatar, di fatto la cassaforte del ricchissimo sceicco Al Thani, ha acquistato una quota di minoranza della scuderia Audi che entrerà ufficialmente in Formula 1 dal Mondiale 2026.

Mentre la Formula 1 era impegnata nel seguire ciò che stava accadendo sulla pista di Losail durante le prove libere del GP del Qatar, è arrivata l’ufficialità di una clamorosa notizia che riguarda proprio lo Stato arabo che ospita il penultimo weekend di gara del Mondiale 2024. Il fondo d’investimento del Qatar, di fatto la cassaforte del ricchissimo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani (già proprietario della squadra di calcio francese del PSG), ha acquistato dal Gruppo Volkswagen un quota di minoranza dell’Audi F1 (la casa tedesca che solo pochi mesi fa ha rilevato il 100% della Sauber ed entrerà ufficialmente nel Circus a partire dal campionato 2026).

A comunicarlo ufficialmente è stato lo stesso gruppo Volkswagen con un comunicato in cui si annuncia il raggiungimento dell’accordo per l’ingresso del fondo sovrano del Qatar con una quota minoritaria non meglio specificata (secondo le voci che circolano nel paddock dovrebbe trattarsi di una quota superiore al 30% a fronte di un investimento di circa mezzo miliardo di dollari) nel pacchetto azionario del team Formula 1 e che l’acquisizione diventerà completa nel primo trimestre del 2025.

L’ingresso del Qatar Investment Authority (QIA) dello sceicco Al Thani da un lato “consentirà un’iniezione sostanziale di capitali nella scuderia Audi e aprirà la strada per il miglioramento e la crescita delle infrastrutture della scuderia, permettendo al team di crescere per raggiungere l’obiettivo di lungo termine di arrivare al successo“, dall’altro rappresenta anche un chiaro segnale del crescente interesse del ricchissimo Qatar per lo sport a livello globale, con un focus sempre maggiore sulla Formula 1.

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Da un lato infatti questo accordo offre alla scuderia tedesca un’importante stabilità economica (in un momento in cui il Gruppo Volkswagen di cui fa parte non sta attraversando un periodo semplice dato che ha in previsione di chiudere tre fabbriche e licenziare migliaia di dipendenti) per poter sviluppare nuove tecnologie e avvicinarsi velocemente alle squadre di vertice. Dall’altro rappresenta un momento storico per la Formula 1 con uno sceicco nella proprietà (seppur, per ora, come socio di minoranza) di una scuderia F1.

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