L’attaccante è apparso un po’ confuso al momento delle interviste per un lapsus abbastanza clamoroso: non aveva ben chiaro che grazie al successo sui friulani si era qualificato ai quarti.
Marko Arnautovic ha segnato il gol che ha aperto le marcature di Inter–Udinese. È stato come spianare la strada verso i quarti di finale con la Lazio e a metterli in cassaforte anche perché i friulani non trovano mai il guizzo per creare seri pericoli. Peccato solo aver fatto confusione con il prossimo turno… quasi fosse la Champions. In che senso? Credeva di essersi qualificato agli ottavi, come ammesso a caldo in Tv a Mediaset. Scherzi della stanchezza.
Inzaghi aveva schierato l’attaccante austriaco accanto a Taremi, rivoluzionando la squadra con un massiccio turnover: scelta saggia considerato che tra campionato, Supercoppa italiana, Champions e poi di nuovo Coppa Italia i nerazzurri saranno in apnea per i prossimi tre mesi. Arnautovic lo ripaga con una buona prestazione sotto il profilo dell’intensità e della sintonia con il compagno di reparto. E con un gol (il secondo in stagione dopo quello in Champions alla Stella Rossa) che lo riporta sotto i riflettori rispetto al campionato dove finora è rimasto spesso dietro le quinte. È andato vicino anche alla doppietta: sempre su sua iniziativa ai nerazzurri era stato assegnato un calcio di rigore per un fallo di mano di Kabasele, penalty poi cancellato dallo stesso arbitro alla on-field-review. Magari l’avrebbe battuto lui e piazzato l’uno-due micidiale.
Arnautovic è apparso un po’ confuso al momento delle interviste per un lapsus abbastanza clamoroso: non aveva ben chiaro che grazie al successo sui friulani si era qualificato ai quarti. “Era importante vincere – ha ammesso durante l’intervista fatta poco dopo il triplice fischio -. Sia io sia Asllani siamo contenti anche perché stiamo tanto in panchina. Ma non importa chi segna, era importante passare… agli ottavi? Ah no ai quarti”.
L’Inter delle “riserve” basta a vincere con l’Udinese: nei quarti di Coppa Italia sfiderà la Lazio
L’imbarazzo passa e va, con esso anche un momento difficile che deve aver vissuto e di cui fa menzione a margine dell’incontro con l’Udinese. “I compagni di squadra mi aiutano sempre tanto perché possa dare tutto per l’Inter. Ho passato un periodo non facile, avevo anche situazioni nella vita privata non facili. Ma tutti lo sanno, io amo l’Inter”.
Poco dopo arriveranno anche gli elogi da parte del tecnico, Simone Inzaghi, che così commenta l’azione dell’1-0 realizzato con la complicità dell’ex Porto, Taremi. “C’è poco di allenato nel primo gol, tranne la conduzione di Taremi che glielo diciamo sempre – le parole dell’allenatore -. Arnautovic, però, ha fatto un grandissimo movimento e quelli non si insegnano… ma non mi sorprende perché so di avere giocatori di livello internazionale”.