Un pinguino fotografo, un orso addormentato tra i fiori e una balena che mangia un sub. Sono solo alcune delle immagini più belle vincitrici del Nature Photography Contest 2024, il concorso di fotografia naturalistica promosso per aumentare la consapevolezza di quanto sia importante proteggere il nostro pianeta.
“Questi premi fotografici internazionali sono un’opportunità per fotografi di tutti i livelli di mostrare il loro lavoro e condividere le meraviglie del mondo naturale”, hanno spiegato i promotori del concorso. Il premio consiste in 2.000 euro e nella piantumazione di circa 500 alberi , uno per ogni partecipante a questa edizione. “Grazie al vostro supporto e alla vostra partecipazione, questi alberi contribuiranno a preservare e proteggere il nostro pianeta per le generazioni future”.
A scegliere dove verranno piantati sarà il vincitore di questa edizione Thomas Vijayan che ha trionfato grazie all’interessamento di un pinguino per l’obiettivo della sua fotocamera. “Le sue fotografie sono una testimonianza sia della sua padronanza tecnica che del suo profondo apprezzamento per la natura selvaggia. Vijayan ha dimostrato il suo occhio attento per la composizione, la narrazione e il delicato equilibrio che governa il mondo naturale”.
Vediamo tutte le più belle foto vincitrici del Nature Photography Contest 2024.
Polar Bear Amid Fireweed Blooms – Christopher Paetkau

Un orso polare disteso tra i fiori di Epilobio ha valso a Christopher Paetkau il premio per la migliore fotografia naturalistica. I fiori di Epilobio sono concentrati nelle zone a clima freddo, come l’Artico, in cui si trovano anche gli animali simbolo di questa regione: gli orsi polari.
“Un maestoso orso polare che vaga in un mare di fiori color magenta. La scena era surreale: le tonalità dorate dell’alba si mescolavano con il vibrante riflesso dei fiori, creando uno sfondo mozzafiato mentre l’orso cacciava le sterne artiche tra le rocce. Dopo una caccia di successo e uno spuntino mattutino, l’orso si è sistemato per riposare. Questa fugace esperienza è stata un potente promemoria della magia e della tranquillità della natura selvaggia dell’Artico“.
The Face in The Trap di Rob Green
La foto più dolorosa non a caso ha vinto il premio nella categoria “Impatto ambientale”, si tratta dello scatto di Rob Green intitolato “Il volto nella trappola” in cui è ritratto un orso Grizzly, la specie più temuta d’America, in gabbia.
“La decisione di quest’orso di andare a caccia di pecore lo ha fatto finire in una trappola a tubo, piazzata da specialisti della fauna selvatica per preoccupazione per le persone, il bestiame e l’orso stesso. Per quanto strano possa sembrare, farsi catturare potrebbe essere la sua migliore possibilità di sopravvivenza” La foto racconta il triste destino degli orsi confidenti, cioè quelli che invece di temere l’essere umano si avvicinano agli ambienti antropici in cerca di cibo e risorse.
“Questa trappola a tubo non è la minaccia più seria che lui o la sua specie dovranno affrontare. Le trappole che mettiamo nei paesaggi (strade, attrattive non protette) rappresentano minacce molto più grandi nel tempo. La buona notizia è che hanno trasferito questo orso in un territorio lontano dagli umani, dove avrà un’altra possibilità”.
Tributo al cielo di Francisco Cortes Arias
Non solo animali: nella categoria “Mondo notturno” Francisco Cortes Arias si è aggiudicato la vittoria grazie allo scatto del “Vulcano di Fuoco”, noto anche come Chi’gag, in Guatemala. “Un cielo stellato, una luna piena che si nascondeva e l’eruzione imprevista e impressionante del Chi’gag che sembrava dalla terra offrire la sua forza ed energia al cielo e all’intero universo. È stato un momento unico di comunione con la natura in tutto il suo splendore!”.
Sweet Girl’s Essence di Sina Ritter
Nella categoria “Condividere il pianeta” vince Sina Ritter con un’immagine che ricorda l’esperienza vissuta da un uomo in kayak che durante un’escursione è stato inghiottito da una megattera prima di essere rilasciato illeso. In realtà sappiamo che le balene non possono mangiare le persone, ma l’immagine è di grande potenza visiva.
La foto ritrae un esemplare in particolare nel suo giocoso rapporto con la sub Rachel Moore. Un momento di spensieratezza prima della tragedia: la balena, soprannominata “sweet girl” ha tragicamente perso la vita l’8 ottobre 2024 dopo essere stata investita e uccisa da una grande imbarcazione in rapido movimento tra Tahiti e Moorea. Ha riportato gravi ferite, tra cui una mascella rotta e la sua testa è stata quasi tagliata. La sua morte ha colpito profondamente coloro che l’hanno incontrata, evidenziando l’urgente necessità di rallentare i traghetti durante la stagione delle balene.
“‘Sweet Girl’ aveva una magia che attraeva tutti. Non era solo la sua stazza o la sua grazia, era il suo spirito, la sua presenza, qualcosa di inespresso ma profondamente sentito da ogni anima abbastanza fortunata da incrociare il suo cammino. Aveva un fascino gentile, una curiosità quasi magnetica che ti faceva sentire come se fossi parte del suo mondo, anche solo per un momento. In questa immagine, quel fascino traspare”.