Come funzionerà il bonus per gli elettrodomestici? Più attenzione ai prodotti made in Italy e accesso attraverso la piattaforma online di PagoPa (utilizzando quindi l’identità digitale Spid o la carta d’identità elettronica): queste le novità principali dell’emendamento al decreto bollette, a firma Silvio Giovine (FdI), approvato ieri dalla commissione Attività produttive della Camera.

Occorrerà però comunque attendere il decreto attuativo del ministero delle Imprese e del made in Italy di concerto con il ministero dell’Economia perché l’incentivo sia effettivamente fruibile.

Il ritardo

L’agevolazione per chi acquista grandi elettrodomestici è prevista dall’ultima legge di bilancio e il provvedimento di attuazione era inizialmente atteso entro fine febbraio. È stato fin qui accumulato un mese e mezzo di ritardo perché il governo ha valutato, dopo l’entrata in vigore della manovra finanziaria, che la norma rischiava di penalizzare i prodotti realizzati in Italia.

Bonus fino al 30% del prezzo

Ricapitolando, l’agevolazione potrà arrivare al massimo al 30% del costo di acquisto e comunque fino a 100 euro per ciascun elettrodomestico, elevabili a 200 euro se il nucleo familiare dell’acquirente ha un Isee sotto 25mila euro. Disponibili, per il 2025, in tutto 50 milioni di euro.

Il problema per il made in Italy

La norma originaria faceva riferimento ad elettrodomestici ad alta efficienza energetica, non inferiori alla nuova classe energetica B, prodotti nel territorio della Ue con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito. Il problema è che nelle classi B e A i prodotti realizzati nei siti italiani sono inesistenti o quasi e si sarebbe finito per avvantaggiare soprattutto produzioni effettuate in altri Paesi europei anche da marchi extra Ue come quelli asiatici.

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