In diretta la Manovra 2025 in Aula al Senato per il voto finale: l’approvazione della Legge di Bilancio del Governo Meloni in tempo reale e le novità sulle misure nel testo, dalla riforma dell’Irpef alle pensioni, passando per il taglio del cuneo fiscale, l’Ires premiale e tutti i nuovi bonus in arrivo dal 2025. Il governo ieri sera, dopo l’ok dell’aula del Senato alle tabelle del Bilancio, ha posto la questione di fiducia sulla finanziaria, che verrà votata in mattinata, dopo le dichiarazioni di voto che inizieranno alle 11.
La commissione di Bilancio non è arrivata a concludere l’esame del provvedimento e dopo mezz’ora lo ha trasmesso in aula senza assegnare mandato al relatore. Lo stesso Guido Liris, capogruppo di FdI in commissione Bilancio al Senato e relatore della legge, ha chiesto di avviare una discussione per tornare a una “doppia lettura”: “In commissione Bilancio si è preso atto dell’impossibilità di esaminare il provvedimento e pertanto, come negli scorsi anni, non si è potuto dare mandato ad alcun relatore. Ma non ho mai parlato di dimissioni”, ha spiegato Liris, visto che si era diffusa la notizia delle sue ‘dimissioni’ da relatore.
La legge di Bilancio in effetti ormai da tempo viene esaminata solo in uno dei rami del Parlamento, in questo caso la Camera. La manovra, approvata dal Cdm a metà ottobre, ha proseguito il suo iter a Montecitorio, per poi passare a Palazzo Madama, dove è arrivata praticamente blindata. Non c’è stato tempo infatti per esaminare gli oltre 800 emendamenti: il via libera definitivo è atteso entro oggi, 28 dicembre, per evitare l’esercizio provvisorio, che scatterebbe nel caso in cui la manovra non venisse approvata entro il 31 dicembre. Le opposizioni hanno protestato, parlando di “mortificazione delle istituzioni” e di Parlamento “svilito”.
Manovra 2025 in diretta dal Senato, le news in diretta:
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Cosa prevede la prossima legge di bilancio: tutte le misure nel testo
Nella manovra 2025, da 30 miliardi, ci sono diverse novità che vanno dal bonus nuove nascite, alla mini rivalutazione delle pensioni minime, dal bonus casa al 50% solo per le prime abitazioni al contributo chiesto a banche e assicurazioni.
Durante l’esame alla Camera sono state apportate al testo alcune novità, per esempio in tema di pensioni. Chi è nel sistema contributivo potrà cumulare la previdenza obbligatoria e quella complementare per raggiungere un assegno pensionistico pari a tre volte il minimo, riuscendo ad anticipare la pensione a 64 anni.
Come agevolazioni per le famiglie, è arrivato il bonus per le attività extra-scolastiche dei giovani da 6 a 14 anni in nuclei con reddito Isee fino a 15mila euro: sarà il fondo ‘dote famiglia’, con 30 milioni per il 2025, ad erogare il contributo ad associazioni, società sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore.
Dopo non poche polemiche, u ministri e i sottosegretari non parlamentari non avranno stipendi equiparati a quelli dei colleghi eletti, ma solo un rimborso delle trasferte per il tragitto “da e per il domicilio o la residenza”. In corsa è stata introdotta anche la cosiddetta norma anti-Renzi, anche per i membri del governo, oltre che per i governatori e i parlamentari, eccetto quelli eletti all’estero: non potranno accettare durante il mandato compensi erogati fuori dall’Ue; ad esclusione dei membri del governo, il divieto salta con la preventiva autorizzazione degli organi di appartenenza, se il compenso non supera i 100.000 euro l’anno.
Cosa succede se la Manovra 2025 non viene approvata oggi
Se la manovra non venisse approvata, e non si arrivasse al via libera definitivo entro il 31 dicembre, il governo entrerebbe nel cosiddetto ‘esercizio provvisorio’, cioè una fase durante la quale la spesa pubblica è permessa “per dodicesimi”, cioè prendendo la previsione di spesa fatta dal governo nella legge di Bilancio dell’anno precedente e dividendola per dodici mesi. Ma è un’ipotesi che in Italia non si verifica dal 1988, e che viene scongiurata proprio comprimendo i tempi dell’esame nel secondo ramo del Parlamento, in questo caso il Senato.
Cosa succede oggi al Senato, come funziona il voto sulla legge di bilancio
Oggi si chiude l’iter parlamentare della manovra, approvata dal consiglio dei ministri del 15 ottobre. Ieri, poco prima della richiesta della fiducia da parte del ministro Ciriani, il Senato ha approvato le tabelle del bilancio. Le dichiarazioni di voto sono previste a partire da oggi alle 11, e il voto finale dovrebbe arrivare entro l’ora di pranzo.
Dove seguire il voto finale sulla Manovra 2025 in diretta tv e streaming
Il voto finale sulla manovra 2025 si può seguire in diretta streaming sul canale di Fanpage.it, sul sito del Senato e anche in diritta tv.
Manovra 2025 in diretta, oggi il voto finale al Senato: tutte le novità sulle misure
La manovra 2025 da 30 miliardi di euro sta per ottenere l’ok finale al Senato. Dopo un passaggio rapido in commissione Bilancio a Palazzo Madama, dove si sono registrate le ‘dimissioni’ del relatore Fdi Guido Liris, come gesto di protesta per i tempi eccessivamente compressi per l’esame nel secondo ramo del Parlamento, la legge di Bilancio è arrivata in Aula senza mandato al relatore: “In commissione si è preso atto dell’impossibilità di esaminare utilmente il provvedimento, e pertanto, come accaduto negli scorsi anni, non si è potuto dare mandato ad alcun relatore: non era questione di dimissioni”, ha spiegato Liris. Il Governo aveva trasmesso la manovra in tempo utile per un esame approfondito, ha sottolineato il parlamentare di Fdi, ma “purtroppo dal 2018 ad oggi la legge di Bilancio viene esaminata senza la doppia lettura nelle due Camere”. Il governo ieri sera ha posto la questione di fiducia sul testo, che sarà votata in mattinata.
La parte più cospicua della manovra è rappresentata dalla conferma del taglio del cuneo fiscale e dell’Irpef a tre aliquote, che viene stabilizzata: per quanto riguarda il taglio del cuneo, ai redditi fino a 20mila euro verrà riconosciuto un bonus, per quelli tra 20 e 40mila una detrazione con decalage. Inoltre, il tetto dei fringe benefit sale a 1.000 per tutti, 2.000 per chi ha figli; importi maggiorati per i neoassunti che accettano di trasferirsi ad oltre 100 chilometri da casa. È prorogata per tre anni la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività per i redditi fino a 80mila euro. Tra le misure anche l’Ires premiale per le imprese: l’imposta sui redditi delle società è ridotta di 4 punti per chi accantona almeno l’80% degli utili del 2024 e ne reinveste in azienda almeno il 30% (e non meno del 24% degli utili del 2023).
Per quanto riguarda il pacchetto famiglia, si allargano da 2 a 3 i mesi di congedo parentale all’80%. Viene esteso a tutti e reso strutturale il bonus nido (con Isee fino a 40mila euro). Per accedere all’agevolazione inoltre si potrà escludere l’assegno unico dal computo dell’Isee. È confermata poi ed estesa alle autonome (con reddito fino a 40mila euro) la decontribuzione al 100% per le lavoratrici con almeno due figli, il cosiddetto bonus mamme.