Le borse europee recuperano nel finale dopo un’intera giornata in calo. A Milano l’indice Ftse Mib oggi chiude di fatto invariato (-0,06%), ma vede un bilancio settimanale in contrazione del 3,27%. Oggi hanno avuto moderati cali anche Londra, Francoforte e Parigi.

Wall Street invece ora è ampiamente in rialzo, mentre aveva aperto con il segno meno: i tre indici principali salgono di poco più dell’1 e mezzo per cento. 

Il calo dei giorni scorsi era dipeso dalla riunione di politica monetaria di mercoledì della Fed, i cui consiglieri hanno previsto solo due tagli dei tassi nel 2025 e non più quattro come nelle riunioni precedenti.

A determinare il cambio di verso sembra essere stato il dato sull’inflazione Pce, cioè relativa alle spese personali. Il dato di novembre è r0isultato di un decimo inferiore alle attese, sia per il dato principale, al 2,4%, che per la componente di fondo, senza energia e beni alimentari, pari al 2,8%.

La situazione potrebbe cambiare: è infatti il giorno delle 4 streghe, la seduta che ogni trimestre vede la scadenza di future e opzioni su azioni e indici. Gli investitori hanno la necessità di decidere se rinnovare o meno questi strumenti derivati e queste scelte determinano molte oscillazioni difficili da interpretare.

Il petrolio è in lieve calo, dello 0,6%, con il Brent a quota 72,44 dollari al barile, la discesa in una settimana è di poco più del 2%. Oggi si è parlato delle parole dal presidente eletto Trump sul suo social Truth: “Ho detto all’Unione Europea che devono compensare il loro enorme deficit con gli Stati Uniti con l’acquisto su larga s

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