Da una parte l’incertezza legata ai dazi, dall’altra i timori per una possibile recessione americana. Quanto basta per scatenare le preoccupazioni degli investitori. L’avversione al rischio colpisce soprattutto i titoli tecnologici, e a Wall Street il Nasdaq scende in picchiata, con i titoli Tesla che affondano a -10% (dopo il dato più pesante: le vendite delle auto di Musk in Cina si sono dimezzate). Sul Nasdaq giu’ tutte le big tech, da Apple ad Amazon, a Meta.

Brilla molto meno anche il bitcoin, che scende sotto gli 80mila dollari .

In Europa arriva forte e chiara l’eco della paura americana.  Le borse europee riducono le perdite ma chiudono comunque in rosso: Milano cede quasi un punto (-0,95%), ma la peggiore è Francoforte a – 1,69%. La borsa tedesca sconta le difficoltà interne sull’aumento della spesa miliare.  I verdi hanno annunciato che non appoggeranno la riforma del freno al debito che limita la capacità di indebitamento del governo allo 0,35% del Pil. La paura degli investitori è che il maxi-piano fiscale di Berlino possa naufragare subito.

Le incertezze tedesche fanno sbandare anche l’euro che frena bruscamente, ma poi recupera e termina a 1,0831 sul dollaro.

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