Sono in arrivo i primi episodi influenzali e cresce l’esigenza di adottare difese adeguate per una stagione che si preannuncia diverso del solito. “L’epidemia che sta arrivando sarà piuttosto aggressiva, come abbiamo osservato dall’andamento in Giappone e dopo aver visto la stagione in Australia”, ha spiegato Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).
Pregliasco: “Il freddo è l’elemento trigger”
Il freddo, evidenzia il virologo Fabrizio Pregliasco, è “l’elemento trigger”, l’innesco “del peggioramento del numero di casi”. Le previsioni parlano chiaro: le temperature scenderanno fino a 10-12°C sotto la media del periodo e avremo minime intorno ai 4°C e massime sui 13-14°C nelle zone più fredde. Il meteo segnala poi forti temporali sul Nord Est, che da lì si spingono fino alle regioni centrali adriatiche. Uno scenario da novembre, più che da ottobre. E ci si metterà anche il vento ad acuire il freddo, poi la situazione potrebbe tornare in linea con la normalità autunnale. Insomma, lo sbalzo termico è assicurato.
A ogni patogeno il suo ‘habitat’ ideale: se i virus parainfluenzali sono facilitati nella loro attività dagli sbalzi termici, la ‘vera’ influenza – ricorda sempre Pregliasco – alzerà la testa quando avremo “temperatura bassa sotto lo zero per più giorni consecutivi, con umidità relativa elevata”.
L’avvio della campagna vaccinale
Ottobre segna l’avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2025-2026 in tutta Italia. “L’obiettivo è proteggere la popolazione riducendo il rischio di malattia, ospedalizzazioni e decessi legati all’influenza, oltre a limitare la trasmissione del virus a chi è più vulnerabile”, ricorda Pregliasco. “La vaccinazione è il metodo più sicuro ed efficace per prevenire l’influenza o la sintomatologia più grave ad essa correlata. Oltre alla protezione personale, aiuta a ridurre la pressione sui pronto soccorso e sui reparti ospedalieri, abbassando i costi sanitari e migliorando la produttività tramite riduzione dell’assenteismo scolastico e lavorativo”.
Influenza, verso un’altra stagione record
Nella scorsa stagione 16 milioni di italiani – un quinto della popolazione – sono stati colpiti dai virus influenzali, con 600 casi severi e 134 decessi. Sono i dati elaborati dall’Istituto superiore di sanità. Ad allarmare gli specialisti per l’impatto dell’imminente nuova stagione influenzale sono anche i dati della vaccinazione 2024-25, “ancora in calo con circa 1 su 2 degli over 65 che si è vaccinato, rispetto all’obiettivo minimo del 75%”, hanno ricordato.
