Tra i criteri che guidano la scelta dei prodotti da mettere nel carrello della spesa la salute è al primo posto nelle buone intenzioni degli europei, anche se poi molti fanno fatica a mettere in pratica questo principio. O si dicono costretti a diminuire gli acquisti di frutta e verdura per motivi economici legati all’aumento dei prezzi. Sono le due facce dei comportamenti dei consumatori europei ed italiani che emergono da un report di Bain Company e da una ricerca del Censis per Ismea.

Le scelte salutari guidano la spesa

Secondo il Consumer Lab di Bain & Company, che ha analizzate le opinioni di circa 9mila consumatori in Europa, di cui 1.500 italiani, «la salute è il motore principale del cambiamento verso un consumo più consapevole». Quasi il 95% degli europei la considera «una priorità assoluta, spingendoli a scegliere un’alimentazione più sana e varia». Tuttavia, il 23% dichiara di avere difficoltà nel mantenere comportamenti salutari.Inoltre il 30% degli europei sta attivamente cercando di perdere peso, «spinti soprattutto dal desiderio di dormire meglio e aumentare la forza fisica».

«Oltre la metà degli europei sta attivamente eliminando dalla propria dieta alimenti poco salutari, spinta dal desiderio crescente di adottare uno stile di vita più sano, a partire dalle scelte che compie a tavola – commenta Marco Caldarelli, senior partner e nuovo responsabile italiano del settore Consumer Products di Bain & Company – . Il benessere fisico è la principale motivazione alla base di questo rapido cambiamento, alimentato da fattori come il burnout, la mancanza di energia e le crescenti preoccupazioni per la propria salute. Le aziende del largo consumo devono rispondere con rapidità e concretezza a questo cambiamento, ripensando le proprie strategie di offerta. È il momento di innovare formulazioni, ridurre zuccheri e ingredienti processati, ed elevare la qualità nutrizionale dei prodotti, puntando su trasparenza, ingredienti locali e soluzioni accessibili. Solo così potranno intercettare una domanda sempre più attenta al benessere fisico e mentale, e costruire un rapporto di fiducia duraturo con i consumatori».

I nemici della spesa

Tra i principali “nemici” della dieta sana sono emersi lo zucchero, i cibi processati e i grassi, considerati alimenti da ridurre il più possibile negli acquisti quotidiani. Secondo lo studio, «il 56% dei consumatori afferma di aver ridotto il consumo di zucchero e il 50% dichiara di aver diminuito l’assunzione di cibi processati. All’opposto, il 30% dei consumatori afferma di aver aumentato il consumo di prodotti locali, mentre cresce anche l’interesse per proteine, pesce e integratori alimentari.

Inoltre, il 38% dei partecipanti al sondaggio di Bain ha dichiarato di voler aumentare il consumo di pesce, ritenendolo «una valida alternativa alla carne rossa per un profilo nutrizionale più leggero e sano». Anche i prodotti a chilometro zero o di origine locale stanno guadagnando popolarità: apprezzati per freschezza e sostenibilità. A seguire, il 33% ha indicato un maggiore interesse per l’uso di integratori e vitamine, considerati un supporto importante all’interno di una dieta equilibrata e in abbinamento a uno stile di vita attivo.

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