Storie Web venerdì, Marzo 21
Notiziario

Nel dopo partita di Athletic Bilbao-Roma, match che ha sancito l’eliminazione dei giallorossi dall’Europa League, Claudio Ranieri ha svelato cos’era il biglietto infilato nella tasca di Valverde al termine della partita.

A Bilbao è arrivata una sconfitta che fa male per la Roma, battuta 3-1 dall’Athletic nella gara di ritorno degli ottavi di Europa League e dunque fuori dalla seconda competizione europea, visto che i baschi dello scatenato Nico Williams sono riusciti a ribaltare l’1-2 dell’andata all’Olimpico. Al termine del match c’è stato peraltro un momento davvero mai visto prima: l’allenatore sconfitto, Claudio Ranieri, si è recato dal tecnico avversario, Ernesto Valverde, e dopo avergli detto un paio di parole di complimenti gli ha infilato in tasca un bigliettino, lasciando inizialmente alquanto interdetto il 61enne iberico, che alla fine si è preso il biglietto.

La scena ha ovviamente destato grandissima curiosità ed è stata oggetto di domanda specifica durante il successivo collegamento con Sky: “Gli ho dato il mio biglietto da visita – ha svelato Ranieri – Siamo talmente amici, che avevo perso il suo numero di telefono e gli ho detto di prenderlo perché gli devo parlare. Perché lui conosce un sacco di giocatori spagnoli, a me possono interessare… ecco perché“. Dallo studio hanno ribattuto se poteva anche essere una pista per l’allenatore della Roma nella prossima stagione, Ranieri ha negato ironizzando: “No, no, allenatori già ne avete tirati fuori tanti… non mettete pure lui“.

In precedenza, il 73enne testaccino era stato sportivissimo nel riconoscere la correttezza dell’espulsione di Hummels – a dire il vero apparsa un po’ dubbia, vista la lontananza dalla porta di Svilar – da parte dell’arbitro francese Turpin, un episodio avvenuto a inizio partita che sicuramente ha condizionato l’intero match: “La voglio rivedere? No, per me era da espulsione, chiara, netta. Ha perso tempo, doveva girare palla sulla sinistra, non l’ha fatto. Succede, grande campione, succede. Però bisogna fare i complimenti alla squadra, che nelle difficoltà si è compattata, si è unita, ha lottato come meglio non avrebbe potuto. Peccato, perché stavamo bene, eravamo convinti di fare una buonissima partita. Poi, certo, gli episodi vanno da una parte o dall’altra, però io non posso rimproverare nulla ai ragazzi, perché hanno fatto veramente per me una grande partita, in grossa difficoltà“.

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