Il ‘vecchione’ di Bologna, scultura di cartapesta che ogni Capodanno viene bruciata in piazza Maggiore, quest’anno sarà una “fenice transfemminista”. O meglio, una fenice dalle fattezze femminili, chiamata Mercurio, che indossa un simbolo transfemminista. La cosa ha attirato le critiche del vicepremier Matteo Salvini: “A sinistra non sanno più cosa inventarsi per coprirsi di ridicolo!”.

Foto a destra dal profilo Facebook di Matteo Lepore, sindaco di Bologna

L’attenzione di Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio, è finita su una polemica locale del Comune di Bologna. Al punto da spingerlo a un post per attaccare “la sinistra”, colpevole di aver scelto per ‘vecchione’ di Capodanno una fenice che indossa un simbolo transfemminista. “A sinistra non sanno più cosa inventarsi per coprirsi di ridicolo”, ha scritto sui social il leader della Lega.

Probabilmente, negli ultimi giorni, sono stati vari i temi che hanno richiesto l’attenzione del ministro. Il nuovo Codice della strada ha sollevato domande e polemiche, soprattutto per quanto riguarda cannabis terapeutica e vari medicinali. I lavori sulla manovra sono giunti a un punto decisivo, e tra le altre cose è arrivato un miliardo e mezzo di euro in più per il Ponte sullo stretto. E tra pochi giorni, venerdì 20 dicembre, arriverà la sentenza del processo Open Arms, di cui Salvini non ha perso occasione di parlare in tutte le sue uscite pubbliche nelle ultime settimane. Ma il leader della Lega ha comunque trovato spazio sui propri profili per una polemica sul Capodanno bolognese.

A sollevare l’indignazione del vicepresidente del Consiglio è stato il vecchione scelto quest’anno. Si tratta di una grossa scultura di cartapesta, alta diversi metri (circa sei, quest’anno) e imbottita di petardi, che ogni anno viene costruita per l’ultimo dell’anno. Poi, in piazza Maggiore, il vecchione – che rappresenta l’anno passato – viene bruciato per accogliere il nuovo anno che arriva.

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È una tradizione che va avanti in modo piuttosto continuativo da oltre cento anni, secondo quanto riportato dallo stesso Comune di Bologna. E dal 1993 la progettazione del vecchione, con poche eccezioni, viene assegnata sempre a un artista legato alla città. Quest’anno è stata scelta Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli, fumettista catanese che a Bologna ha studiato all’Accademia di belle arti e vive da tempo.

Dato che il 2024 è stato un anno bisestile, come vuole la tradizione, il vecchione ha fattezze femminili. In particolare, il personaggio si chiama Mercurio, la fenice. È di colore rosa, ha lunghi capelli argentati e indossa al collo un simbolo transfemminista. È poggiata su un baule azzurro, che durante il rogo si aprirà, dando metaforicamente il via non solo a un nuovo anno, ma anche a una società più multicolore e inclusiva.

Fumettibrutti, attivista per i diritti Lgbtq+ e donna trans, ha affrontato il tema della transizione in molte delle sue opere. La scelta della fenice è stata fatta anche perché si tratta di una figura mitologica che rinasce dalle proprie ceneri, simbolo quindi della capacità di affrontare le difficoltà e le avversità in modo positivo, trovando le risorse dentro di sé. Per quanto riguarda il simbolo transfemminista al collo del vecchione, l’artista ha detto: “Mi piacerebbe che le persone vedendolo si chiedessero che cos’è e ne cercassero il significato”.

Ma non è sicuramente questa l’intenzione del ministro Salvini. “Una fenice trans… A sinistra non sanno più cosa inventarsi per coprirsi di ridicolo!“, ha affermato sui social. Il leader della Lega ha ripreso una polemica che il suo partito aveva già lanciato a livello locale, con il capogruppo in Consiglio comunale Matteo Di Benedetto: “Posto che ritengo assurda la scelta del nuovo vecchione, una fenice trans, così come penso che sia assurdo pensare al fatto che questa ‘opera’ ci costerà anche dei soldi, ritengo che rappresenti appieno l’amministrazione Lepore”, aveva detto.

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