Dopo una lunga sessione elettorale, durata di fatto più di tre mesi, la Lega di Serie B ha scelto il nuovo presidente: Paolo Bedin. L’ex direttore generale della Lega Pro è stato eletto con 15 voti alla terza votazione, dopo il nulla di fatto delle prime due tornate. L’altro candidato, Vittorio Veltroni, ha ottenuto i cinque voti restanti nella terza votazione, mentre il presidente uscente, Mauro Balata, alla ricerca del terzo mandato ha ritirato la sua candidatura dopo la seconda votazione.

Chi è Bedin

Vicentino, 55 anni, sposato con due figli, laureato in Scienze Politiche con master e corsi di specializzazione in sport management, Bedin vanta una vasta esperienza come dirigente nel settore calcistico. Prima come responsabile marketing e commerciale, poi come direttore generale di club, tra cui Vicenza Calcio, Venezia Calcio FC, LR Vicenza. Quindi è stato direttore generale della Lega Serie B e della Lega Pro. Durante la presidenza della Lega di Serie B dell’attuale ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, Bedin ha ricoperto anche il ruolo di direttore generale in B Futura Srl, la società di consulenza sulla progettazione di impianti sportivi creata proprio su indicazione di Abodi.

A livello internazionale Bedin è da molti anni rappresentante e membro del Board della European Leagues, l’associazione delle leghe professioniste europee di calcio (in quota delle leghe di seconda e terza divisione). E’ inoltre tra i fondatori e vicepresidente di Assi, l’Associazione Italiana Dirigenti Sportivi, Membro del comitato scientifico del Master Sbs in Sport Management dell’Università Cà Foscari di Venezia e relatore in quasi tutti i corsi italiani di management dello sport (Sbs, Bocconi Business School, Sole 24 Ore, Bicocca, MasMaCom).

Le reazioni

La sua candidatura ha avuto il sostegno politico di Abodi e del Presidente della Figc Gabriele Gravina. «Mi congratulo con Paolo Bedin per la sua elezione alla presidenza della Lega B. Si tratta di un dirigente esperto e una persona di grande buon senso, sono sicuro che, con l’aiuto di tutte le società, saprà essere un punto di riferimento importante per il calcio italiano e che saprà contribuire alla collaborazione con la Federazione nell’interesse di tutto il movimento», ha dichiarato infatti il numero uno della Federcalcio, che ha anche ringraziato Mauro Balata per il contributo offerto in Consiglio Federale nei suoi anni di presidenza.

Le priorità della nuova presidenza

Al termine dell’assemblea, Bedin ha incontrato la stampa parlando delle priorità da affrontare: «Sono quelle evidenziate nel programma, ci sono degli aspetti economico-finanziari di grande urgenza dettati dall’esito dell’ultimo bando dei ricavi audiovisivi. Ci sono, inoltre, temi a me molto cari di struttura organizzativa e di dialettica, oltre che di sinergie, con la federazione e le due leghe (A e C) che ritengo debbano essere uno dei punti focali di questa governance. Non possiamo prescindere da una collaborazione intensa, sia con la A che con la C. Il mondo professionistico deve dialogare maggiormente e trovare un’idea di filiera e deve farlo con spirito costruttivo e una relazione costante. Qualsiasi idea di riforma va vista nell’ambito federale e scaturire dal dialogo fra categorie, senza prevaricazioni o imposizioni unilaterali. Ritengo che in qualsiasi settore le relazioni siano la base delle progettualità e anche del lavoro. E in questo senso posso dire che ci sono ottimi rapporti con tutte le componenti, nessuna esclusa, sia personali che di natura professionale e questo è un punto di partenza importante. Ora analizzeremo con i club tutte le varie tematiche, in un’ottica collegiale che dovrà coinvolgere tutte le associate e trovare una sintesi tra le varie istanze».

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