CTH Invest, la “Ferrero parallela”, holding controllata direttamente da Giovanni Ferrero e che rappresenta il secondo pilastro industriale e finanziario dell’Universo Ferrero, accanto a Ferrero International, approva il suo primo bilancio consolidato per l’esercizio 2023/2024, chiuso al 31 agosto scorso, con 3 miliardi di ricavi. La società ha in pancia parte delle acquisizioni principali fatte dal Gruppo negli ultimi anni, soprattutto nel comparto dei biscotti e delle caramelle.

Due nuovi business avviati da Ferrero negli anni scorsi, rafforzati attraverso una politica di acquisizioni grazie alla quale il Gruppo ha ampliato anche la gamma di prodotti in capo ai marchi storici, come ad esempio i Nutella Biscuits o i Kinderini, che non entrano però in CTH. Come anticipato da Il Sole 24 Ore a maggio dell’anno scorso, i ricavi della holding CTH vanno sommati a quelli di Ferrero International per dare un quadro completo del business in capo al mondo Ferrero che, alla luce dell’ultimo bilancio presentato dalla holding principale del Gruppo a inizio anno, sfiora i 21 miliardi e mezzo di euro.

Gli asset in CHT

La CTH Invest ingloba le realtà di Ferrara Candy Company, Fine Biscuits Company e Fox’s Burton’s Company, i tre asset operativi prevalentemente nel mondo dei biscotti e che vanta, scrive il Gruppo in una nota, un gross margin di 890 milioni di euro, «riflettendo la solida base operativa del Gruppo e dimostrando resilienza finanziaria con un robusto flusso di cassa». Con attività distribuite su quattro continenti, il Gruppo CTH Invest al 31 agosto 2024 gestiva 25 stabilimenti produttivi e 12.882 dipendenti. Numeri che vanno sommati a quelli della holding storica e che portano a un totale di 62 stabilimenti nel mondo e oltre 60mila addetti, escludendo comunque l’ultimo deal su Kellog negli Usa.

«La performance di quest’anno dimostra la forza e la resilienza del nostro business» sottolinea Guido Giannotta, direttore di CTH Invest. «Nonostante un esercizio caratterizzato da un contesto economico sfidante, da fluttuazioni nei prezzi delle materie prime e pressioni inflazionistiche a livello globale – aggiunge – abbiamo ottenuto una crescita solida, rafforzato la nostra posizione di mercato nelle categorie caramelle e biscotti, e compiuto progressi in mercati geografici chiave». Dal punto di vista dei M&A, CTH ha completato le acquisizioni di Dori Alimentos in Brasile, Jelly Belly Candy Company negli Stati Uniti e Michel et Augustin in Francia, mentre dopo la chiusura dell’esercizio, la holding ha finalizzato l’acquisizione di Nonni’s Bakery, sempre negli Usa, il primo ottobre ’24.

La ratio industriale

La holding CTH è nata nel 2016, a ridosso della stagione di acquisizioni varata da Giovanni Ferrero, per accogliere una serie di asset che probabilmente rispecchiano una logica industriale e una dinamica degli investimenti diversa dagli asset storici. Se marchi come Nutella, Kinder o Ferrero Rocher si sono sviluppati e sono cresciuti a partire da prodotti specifici, con investimento spalmati nel tempo, le nuove acquisizione hanno determinato una dinamica finanziaria completamente diversa, che prevede alti esborsi in fase iniziale per acquisire e rilanciare le produzioni. «Oltre alla crescita dei ricavi, abbiamo ampliato la nostra capacità produttiva e la forza lavoro globale, a testimonianza della visione a lungo termine e dell’orientamento strategico che guidano il nostro business» sottolinea Giannotta.

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