Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – In Asia le sfide demografiche cambiano da Paese a Paese. In Corea del Sud, il problema più pressante è da anni il basso, anzi bassissimo, tasso di fertilità. La novità è che, secondo i dati preliminari diffusi alcuni giorni fa da Statistics Korea, lo scorso anno c’è stata la prima inversione di tendenza da 9 anni a questa parte. Il tasso di fertilità, ovvero il numero medio di bambini che una donna può aspettarsi di mettere al mondo durante la sua vita riproduttiva, nel 2024 si è attestato a 0,75, in aumento dallo 0,72 dell’anno prima.

Il dato relativo al 2023 aveva destato forte preoccupazione. Non solo perché era il più basso al mondo, ma anche perché era stato raggiunto in un lasso di tempo piuttosto breve: nel 2015 il tasso di natalità era a 1,24, ma tre anni più tardi, nel 2018, la Corea del Sud era già diventata l’unico Paese membro dell’Ocse (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, un club di Paesi industrializzati) con un tasso di fertilità inferiore a 1. La popolazione sudcoreana ha raggiunto il picco di 51,83 milioni nel 2020 e, secondo le ultime proiezioni dell’agenzia statistica, di questo passo nel 2072 si sarà ridotta a 36,22 milioni, con conseguenze facilmente immaginabili su crescita economica, tenuta dello stato sociale e capacità di deterrenza rispetto alle altre potenze regionali.

La ragioni dietro il cambio di passo

Secondo gli esperti, dietro l’inversione di tendenza registrata lo scorso anno ci sono diversi fattori. Uno di questi è l’incremento dei matrimoni. A differenza che in Occidente, in Corea del Sud l’ufficializzazione delle unioni è ancora uno dei principali indicatori delle nascite future, e nel 2024 l’aumento è stato del 14,9%, l’incremento più massiccio del 1970, anno in cui sono iniziate le serie storiche. I primi segnali di ripresa si erano registrati già nel 2023, quando i matrimoni erano aumentati dell’1%, invertendo un trend negativo che andava avanti da oltre un decennio.

Visto che in Corea tipicamente passano tra 1 e 2 anni prima che una coppia di sposi metta al mondo il suo primo (e, solitamente, unico) figlio, determinare l’incremento del tasso di fertilità del 2024 probabilmente è stato soprattutto il +1% di matrimoni del 2023. Un dato che lascia immaginare che anche nei prossimi due anni l’incremento del tasso di fertilità sarà garantito.

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