Mercoledì 26 giugno inaugura “La Comunidad”, la mostra personale dell’artista Gian Luca Gentili, a cura di Marta Banci con testo critico di Raffaella Salato. Con oltre trenta opere esposte – tra cui un’installazione di tele di diverse dimensioni che “coabitano” una parete, «come inquilini di uno stesso condominio» per dirla con le parole dell’artista, da cui il titolo in spagnolo della mostra, “La Comunidad” – Gian Luca Gentili ripropone alcuni capisaldi del proprio universo simbolico (i tori, le figure antropomorfe dalle proporzioni singolari, i teschi, le icone pop) sviluppandoli, sperimentandone nuove declinazioni sia spaziali che cromatiche, innestandovi elementi inediti, anche testuali, che diventano veri e propri elementi compositivi del dipinto.

Un’esigenza espressiva quasi “terapeutica”

Si conferma in questo modo «un uomo eccezionalmente libero, contemporaneo e metropolitano, che non mira ad elevarsi (al contrario di certi altri artisti) al di sopra delle masse come un vate portatore della Verità, ma partecipa con passione, entusiasmo e una sana ironia, alla dialettica che nasce e si alimenta spontaneamente per le strade, tra la gente, nei linguaggi della pubblicità, nei graffiti sui muri cittadini, filtrandola attraverso il proprio vissuto e il proprio caleidoscopico mondo interiore». Una grande vitalità è il primo, e più personale, elemento che affiora dalle opere di Gian Luca Gentili: essa pervade, come elettrizzandola, ogni creazione di questo artista, protagonista di un eclettismo che nasce dal connubio tra una vivace curiosità, uno spirito di osservazione verso il mondo dal taglio giocoso, che non lo abbandona mai, e l’attitudine a coniugare con serena naturalezza, e a trasferire su tela, tutte le sfaccettature della sua poliedrica personalità. Libero da qualunque condizionamento stilistico o concettuale, Gentili non pone limiti alla sua potente energia creativa, del tutto istintiva e rispondente unicamente ad un’esigenza espressiva quasi “terapeutica”, che negli anni lo ha portato a sviluppare una propria vena originale e riconoscibilissima.

Architetto e docente

Gian Luca Gentili nasce e lavora a Roma. Laureato in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha collaborato con la Facoltà di Architettura per tre anni. Nel 1997 è diventato professore all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e dal 1998 svolge la libera professione di architetto. Dal 2011 è professore di Design presso la R.U.F.A., l’Università di Belle Arti di Roma, portando avanti anche il suo lavoro di artista.

L’itenerario artistico

Gentili è nato con le matite in mano, ma è dal 2012 che comincia il suo percorso espositivo, tra collettive e mostre personali, arrivando a Londra e iniziando una collaborazione con Le Dame Art Gallery. L’artista disegna fin da quando era bambino, col tempo scopre le caricature, scegliendo dei personaggi casuali e lavorando sui loro volti ed espressioni: come risultato nascono opere di fumetti. Una volta iscritto al liceo artistico, Gian Luca Gentili ha cominciato a studiare le tecniche, corpo e dimensioni e a conoscere la pittura e la scultura antica. All’Università ha appreso la grafica e i prospetti, studiando la storia dell’architettura, che lo ha portato a scegliere il lavoro di architetto, pur sempre legato al tema della matita. Con il tempo, stanco di una progettazione prestabilita, di linee e griglie, ha iniziato a dipingere in totale libertà: le matite sono state sostituite dai colori, i quali ora invadono lo spazio. Spesso l’artista nelle sue opere ha provato a scegliere un tema, ma nel mentre cambia idea, la mancanza voluta di progettare un quadro avviene in maniera immediata e spontanea. Usa molto i colori primari, non segue una corrente artistica specifica, le sue opere sono frutto di viaggi ed esperienze di vita.

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