Il capitano della Spagna David Ferrer stupito in negativo dalle assenze nella cerimonia d’addio di Rafa Nadal. Sulla stessa lunghezza d’onda anche zio Toni.

Rafa Nadal può essere considerato ormai a tutti gli effetti un ex tennista professionista. Le immagini della sua cerimonia d’addio hanno rappresentato un pugno nello stomaco per tutti gli appassionati di tennis. Difficile pensare che il mancino di Manacor non sarà più nel circuito. Molto sentito il momento del congedo, con le assenze celebri che però non sono passate inosservate. C’è stato infatti chi non ha reputato all’altezza la cerimonia, come il capitano della Spagna David Ferrer e lo zio ed ex coach di Rafa, Toni Nadal.

Ferrer critico sulla cerimonia d’addio per Rafa Nadal

Molto critico il primo, amico di vecchia data e ultimo capitano di Nadal in Coppa Davis. L’ex giocatore si è stupito in particolare dell’assenza degli altri ex campioni della racchetta, come Federer e Djokovic: “L’addio a una persona importante come Rafa è stato un po’ debole. Mancavano persone molto importanti nella sua carriera tennistica, sia a livello di rivali che di squadra. Si è parlato poco del suo team, che ha trascorso così tanti anni con lui nella carriera tennistica, e mi è mancato il fatto che anche quelle persone avessero il loro ruolo. Bisogna accettare le cose c’è poco altro da dire. Rafa riceverà certi tributi nei grandi tornei, come immagino sarà il caso del Roland Garros e avrà l’addio che merita”.

L’assenza di Federer, Djokovic e altri big

Sicuramente non è stato facile per gli organizzatori allestire tutto in fretta e furia. Infatti c’è stato chi come Novak Djokovic probabilmente è rimasto spiazzato dalla sconfitta della Spagna contro l’Olanda e aveva programmato la sua presenza più avanti. Ferrer è rimasto comunque dispiaciuto: “La grandezza di Rafa merita qualcosa di più. L’addio è stato fatto con le migliori intenzioni, certo è stato allestito dopo aver perso e in fretta… quando perdi sei triste. Mi sono mancati Federer, Djokovic, Gasol, che è un suo caro amico… sarebbe dovuto essere lì venerdì. Non avrei dovuto parlare io anche se è un mio caro amico, altre persone avrebbero dovuto parlare”.

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Toni Nadal critico sulla cerimonia d’addio di Rafa Nadal

L’ex coach a El Larguero ha risposto con un perentorio “no”, alla domanda se il tributo per il nipote fosse stato all’altezza. Zio Toni ha motivato così il tutto: “È stato emozionante, ovviamente, con il sostegno del pubblico… Ma mi piace particolarmente che ci siano delle immagini in queste occasioni… Mi sarebbe piaciuto vedere le immagini delle partite di Rafael in Coppa Davis a Siviglia, a Madrid, al Roland Garros… . No, non intendo criticare nessuno ma mi sarebbe piaciuto uno spettacolo un po’ più diverso”.

Cosa aveva in mente dunque Toni Nadal per un degno riconoscimento per il nipote? Qualcosa di più coinvolgente a suo dire: “Al giorno d’oggi puoi fare cose molto più emotive mescolando musica e immagini. Rafael è un ragazzo le cui immagini trasmettono passione. Se avessero messo alcune immagini di questo sarebbe stato più all’altezza, ma apprezzo l’intenzione”.

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